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Sequestrati beni
a capo ultrà
della Lazio

Il Gico del nucleo di polizia tributaria delle Gdf di Roma ha sequestrato 2 milioni e 300 mila euro in beni riconducibili a Fabrizio Piscitelli, soprannominato Diabolik, capo ultras della tifoseria laziale degli Irriducibili. Il sequestro che ha riguardato immobili, autovetture, rapporti finanziari e partecipazioni societarie segue l’arresto compiuto dalla guardia di finanza di Piscitelli il 24 settembre dell’anno scorso con l’accusa di essere il promotore e finanziatore di un’organizzazione che importava hashish dalla Spagna utlizzando corrieri.Fabrizio Piscitelli si trova attualmente al carcere di Rebibbia e gli accertamenti della polizia tributaria della Gdf hanno permesso di accertare una 'sperequazionè tra i redditi mai dichiarati da Piscitelli e il patrimonio di cui aveva la disponibilità. Tra gli interessi commerciali di Fabrizio Piscitelli, secondo quanto ricostruito dall fiamme gialle, c'erano in primo luogo gli introiti provenienti dalla commercializzazione dei gadget della Lazio tra cui uno dei simboli del gruppo ultras irriducibili ovvero l'immagine di un vecchio fumetto inglese 'mister enrik'. Il sequestro ha riguardato una società con sede a Roma di commercio all’ingrosso di abbigliamento che commercializzava gadget degli irriducibili; un’associazione culturale gestita con altri personaggi della tifoseria laziale, una società editoriale, due immobili a Grottaferrata, tre autovetture oltre conti correnti bancari e postali. Il sequestro è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma. Secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza Piscitelli aveva avuto rapporti nei primi anni 90 con un personaggio della malavita romana, Michele Senese. Piscitelli è inoltre coinvolto nel processo relativo alla scalata della Lazio ai danni del presidente Claudio Lotito.(AGI)

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