Lunedì 23 Dicembre 2024

Voto segreto
sì di Grasso

Il presidente del Senato Pietro Grasso ha ammesso il voto segreto sugli emendamenti al ddl sulle riforme riguardanti le minoranze linguistiche e quelli in cui si affronta il tema della competenza legislativa del futuro Senato. Grasso non ha precisato quanti sono questi emendamenti.
Ci sarà voto per parti separate su quegli emendamenti la cui prima parte riguarda le minoranze linguistiche, su cui ci sarà lo scrutinio segreto, e la seconda parte che riguarda altri temi delle riforme.

"Il numero di richieste di voto segreto non ha precedenti nella prassi parlamentare: sono 920". Grasso ha spiegato i criteri che ha adottato per decidere su quali emendamenti accordare lo scrutinio segreto. Il voto segreto "è sempre ammissibile" quando la proposta di modifica "fa riferimento alla tutela delle minoranze linguistica, con la precisazione che "lo scrutinio segreto non sarà ostativo della cosiddetta regola del 'canguro', vale a dire alla votazione delle parti comuni degli emendamenti con conseguente effetto preclusivo sugli emendamenti successivi in caso di reiezione". "Viceversa - ha proseguito Grasso - per quanto riguarda le proposte emendative che richiamano a diverso titolo gli articoli 13 e seguenti della Costituzione sui rapporti civili ed etico sociali, la Presidenza ritiene di ammettere lo scrutinio segreto sui soli emendamenti riferiti alle funzioni delle Camere (gli articoli da 1 a 18 del ddl) e non al procedimento legislativo".

Renzi, scherzi con voto segreto? Correggeremo a Camera 
"Sul voto segreto potranno anche farci qualche scherzetto ma torneremo alla Camera e lo sistemeremo. Qui non molla nessuno''. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, interviene sui prossimi voti sulle riforme al Senato.
''Non ci sono ostacoli che ci potranno fermare per la riforma costituzionale. Qui non molla nessuno". Ha aggiunto il premier.
"Non ci sarà nessun ostacolo in grado di fermarci. Potranno rallentare, potranno far sì che si stia qui ad agosto, ma non è un male. Potranno essere in grado di rinviare di qualche tempo, potranno fare qualche scherzetto sul voto segreto, ma alla fine di questo percorso l'Italia sarà messa nelle condizioni di tornare a correre", ha affermato il premier Matteo Renzi. "Vorrei garantirvi che qui non molla nessuno, abbiamo la forza di milioni di italiani che dicono 'non mi sei simpatico ma ti voto', paradossalmente sei l'unica speranza. Ed è un paradosso - scherza il premier - perché mi conosco ed è un paradosso". "La riforma costituzionale è il pin per accendere il telefonino e iniziare a fare le chiamate - afferma Renzi - Se non si fa non si sarà mai credibili per la riforma del lavoro, o del fisco o della pubblica amministrazione".

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