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Jazz norvegese
al 'Peperoncino'

Si è conclusa ieri in grande stile, con il meraviglioso Piano Solo dell’indiscussa stella della musica d’improvvisazione norvegese Tord Gustavsen, la “tre giorni” silana del Peperoncino Jazz Festival ispirata alle sonorità nordiche (per questo intitolata “Facing North”) realizzata con il contributo dell’Ente Parco Nazionale della Sila e con l’Alto Patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia. Nonostante il difficile e lungo periodo di transizione amministrativa che sta vivendo l’ente, il direttore del Parco Nazionale della Sila, Michele Laudati, non ha voluto rinunciare all’ormai tradizionale appuntamento con il Peperoncino Jazz Festival (che anche quest’anno, tappa dopo tappa, si sta confermando come uno dei più importanti eventi culturali e turistici dell’estate calabrese - nonché come uno dei festival jazz migliori d’Italia), che da cinque anni a questa parte alla fine di luglio porta i migliori musicisti della scena jazzistica norvegese, in esclusiva nazionale, nei luoghi più rappresentativi del Parco. Dopo l’esibizione della carismatica Kristin Asbjørnsen nella Segheria che sorge all’interno del Centro Visite Cupone e la produzione originale commissionata dal direttore artistico Sergio Gimigliano al “vichingo” Trygve Seim (che ha duettato, in sax solo, con la natura incontaminata della Riserva Naturale dei Giganti di Fallistro), ieri è stata la volta di un altro simbolo della musica scandinava: Tord Gustavsen, pianista di eccelsa bravura sia come strumentista che come compositore

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