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Ancora orrore a Gaza
Raid non si fermano

l’esercito israeliano aveva iniziato a inviare sms anche
ai residenti di al-Zeitun - quartiere orientale di Gaza City
dove sono ubicate anche la parrocchia cattolica e quella
ortodossa - intimando di lasciare le abitazioni che sarebbero
state bombardate. Tanta gente è scappata, ma l’evacuazione non è
stata possibile per coloro che attualmente vivono nella chiesa:
oltre al parroco argentino Jorge Hernandez, sacerdote
dell’Istituto del Verbo Incarnato, presso il complesso
parrocchiale della Sacra Famiglia ci sono in questi giorni di
raid aerei anche tre suore di Madre Teresa insieme ai 29 bambini
disabili e alle 9 donne anziane di cui si prendono cura.

Un bombardamento dell’esercito israeliano effettuato questa mattina nei pressi della parrocchia cattolica di Gaza, dedicata alla Sacra Famiglia, ha parzialmente distrutto anche l’adiacente scuola parrocchiale, l’ufficio del parroco e alcuni locali utilizzati dalla parrocchia. Lo riferisce all’agenzia Fides il parroco Jorge Hernandez. Il bersaglio principale del bombardamento era una casa che si trova a pochi metri dal complesso parrocchiale e che è stata completamente rasa al suolo dal raid. Intanto, per lanciare razzi contro Israele Hamas usa anche cimiteri. Lo sostiene il portavoce militare israeliano in un messaggio twitter a cui allega la fotografia aerea del cimitero di Beit Lahya (nel nord della Striscia) ripreso mentre un razzo si eleva in volo verso Israele. In un altro messaggio twitter il portavoce militare ribadisce che l’ospedale Shifa di Gaza e il campo profughi di Shati sono stati colpiti ieri da razzi palestinesi lanciati da Gaza City verso Israele e risultati difettosi. In quelle esplosioni 10 persone (per lo più bambini) sono rimaste uccise.  (ANSA).

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