
Operazioni finanziarie «spericolate » decisamente antieconomiche, consulenti a libro paga della Regione Siciliana e della banca d’affari giapponese Nomura, una maxitruffa alle casse regionali di oltre 175 milioni di euro. E sullo sfondo l’ombra di una maxitangente su cui, tempo fa, è stato interrogato in carcere anche l’ex governatore siciliano Totò Cuffaro. Sono gli ingredienti della complessa inchiesta condotta dalla Procura di Palermo che ha portato a un sequestro di 104 milioni tra denaro dell’istituto di credito e beni dei sette indagati. A rispondere di un’enorme truffa alla Regione – si parla, appunto, di 175 milioni –sono Fulvio Reina e Marcello Massinelli, due professionisti palermitani per anni consulenti di Cuffaro, in carcere per favoreggiamento mafioso, il presidente del Consorzio Aziende Sanitarie Siciliane, Marco Modica De Mohac, e quattro «ex manager» della filiale londinese della Nomura, come puntualizza lo stesso istituto: Armando Vallini, Andrea Giordani, Stefano Ghersi e Arturo De Visdomini.
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