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Incendio Palmenta
assordante silenzio

Per l’incendio doloso che ha distrutto lo storico rifugio montano “Palmenta” anche a Lungro c’è indignazione e  rabbia. La presa di posizione assunta nei giorni scorsi dal circolo Pd di Saracena, è stata netta e perentoria. Nel condannare l’atto  i democrat  si sono appellati al Comune e al Parco nazionale del Pollino affinché il rifugio venga ricostruito. Con una nota dal versante lungrese,  interviene l'associazione culturale Acta Ungra e denuncia «l’assordante silenzio delle istituzioni sul caso».  Il sodalizio presieduto da Luigi Guaragna,  esprime «profondo sdegno per l'ignobile gesto perpetrato ai danni dello storico rifugio montano Palmenta. Un pezzo di storia per la nostra comunità, costruito nel secolo scorso dalla ditta Reuping, va in fumo. L'edificio, nato al confine tra i comuni di Saracena e Lungro, era entrato a far parte di quel patrimonio culturale che ognuno di noi porta con se: ogni lungrese porta nel cuore un ricordo di questo luogo, cosi come degli altri rifugi presenti nel territorio montano. Auspichiamo – scrivono i soci - che tali episodi non accadano più e che si faccia luce su quanto successo. Ma soprattutto desideriamo ardentemente che si faccia sempre di più sul versante dell’educazione ambientale e civica, in particolar modo tra le giovani generazioni che sono chiamate a custodire in futuro ciò che i nostri avi ci hanno lasciato».  Del luogo di ristorazione dalle fatiche degli operai della Reuping, la ditta che per più di mezzo secolo ha lavorato il legname dei boschi del Pollino, del campo scout e del rifugio degli appassionati della montagna, oggi rimane solo un cumulo di carbone e lamiere deformate dal calore.  Su quel cumulo di macerie e sullo scheletro carbonizzato della baracca  naviga il silenzio assordante delle istituzioni.

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