Lunedì 23 Dicembre 2024

Israele valuta ritiro senza negoziati

Israele non intende piu' raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia tramite negoziati con Hamas, ma piuttosto valutare la fine delle operazioni a Gaza e un ritiro unilaterale, una volta ottenuto pero' il ripristino della deterrenza. Sarebbe questa una delle decisioni - secondo indiscrezioni di stampa - prese ieri dal gabinetto di sicurezza. ''Se avvertiremo che la deterrenza e' stata raggiunta - ha detto un esponente ufficiale, citato da Haaretz in forma anonima - lasceremo la Striscia in base al principio di 'calma in cambio di calma' (ovvero niente raid israeliani a patto che non siano lanciati razzi dalla Striscia, ndr). Se ci accorgeremo invece che la deterrenza non e' stata ancora raggiunta, continueremo l'azione a Gaza, oppure lasceremo il terreno affidandoci agli attacchi aerei''. La decisione odierna di autorizzare il ritorno della popolazione civile nel settore Nord della Striscia sembra rafforzare a breve l'ipotesi prospettata dalla fonte riportata da Haaretz. Al tempo stesso Israele cerchera' - sempre secondo le indiscrezioni stampa - di raggiungere comunque intese con l'Egitto, con il presidente palestinese Abu Mazen e con la comunita' internazionale riguardo la la ricostruzione della Striscia, una prospettiva di smilitarizzazione di Hamas e la supervisione delle merci che entrano a Gaza.

Israele rinuncia a partecipare ai colloqui del Cairo per una tregua a Gaza. Questa, secondo la radio militare, la decisione adottata la scorsa notte dal Gabinetto di difesa israeliano. Fra gli sviluppi che secondo l'emittente hanno influenzato i ministri anche l'incertezza sulla sorte del soldato rapito ieri ai margini di Gaza.          

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