La notizia era nell’aria ormai da qualche giorno, anche se in tanti speravano in un ripensamento dell’ultima ora. Che non c’è stato. Immacolato Bonina, già dimissionario, getta definitivamente la spugna. Adesso il Barcellona dovrà camminare sulle proprie gambe, ammesso che si trovino energie supplementari, per avere un futuro. «Non ci sono più le condizioni per andare avanti – ha spiegato ieri l’ormai ex patron giallorosso –non me la sento visto il quadro complessivo. Ho sperato che in questi due mesi qualcosa di clamoroso accadesse, ma allo stato attuale la situazione per quanto mi riguarda è insostenibile. Mi auguro soltanto che la città non faccia disperdere un patrimonio così importante. Ho iscritto regolarmente la squadra, ma adesso mi faccio definitivamente da parte». Poche frasi per dire addio. Adesso la palla passerà con ogni probabilità al Comune, visto che nelle prossime ore Bonina dovrebbe consegnare direttamente la società sportiva nelle mani del sindaco Collica. L’ultima ipotesi salvezza, “istruita” nei giorni scorsi, era legata alla possibilità di progettare un campionato d’emergenza reperendo dei fondi grazie al contributo del trust e dei soci (150 mila euro totali) e delle sponsorizzazioni (200 mila euro). Ovviamente la proposta era anche sostenuta da alcuni tagli alle spese (Palazzo Longano si è impegnato per alleggerire le spese di Convenzione con il palasport di contrada Zigari) e dalle entrate di tutte quelle proposte di “fedeltà” imbastite nelle settimane scorse (erano stati ipotizzati circa 200 mila euro dalla campagna abbonamenti “Un Amore così Grande” e “Sosteniamola” potrebbero produrre quasi 200 mila euro). Fondi allo stato attuale, però, più sulla carta che nei conti correnti. E questa ipotesi con troppi punti interrogativi non ha convinto il patron giallorosso spaventato dall’evenienza di dover poi fronteggiare tutto da solo. Dopo sei anni, dunque, si conclude l’era Bonina, l’uomo capace di entusiasmare gli appassionati di basket e non solo di Barcellona, regalando tanti successi e mancando soltanto l’obiettivo serie A.
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