«Sud, solidarietà, amore e libertà»: sono queste le parole che hanno fatto da filo conduttore al trascinante show messo in scena sul palcoscenico del Teatro “Belluscio” da Enzo Decaro, con la partecipazione di Stefano Di Battista e della sua jazz band, di Nicky Nicolai e la sua voce a tratti impetuosa, dei suoni e della gestualità africana di Moustapha Mbengue direttamente dal Senegal con le sue percussioni, di Marcello Colasurdo, la voce di Napoli con la sua tammorra, di Riccardo Cimino alla chitarra solista e via dicendo. Uno spettacolo coinvolgente nei suoni, nei colori e soprattutto nei contenuti. Presentato da Francesca Viceconte, bellezza altomontese già nota al pubblico, lo show partenopeo e con tante reminiscenze della vita poetica di Massimo Troisi, ha toccato momenti di audience molto intensi quando Decaro ha parlato sapientemente del “Sud” e del Festival di Altomonte che «non dimenticando le sue radici li sviluppa in modi Euromediterranei anche al fine di avere un sano orgoglio meridionale, non tronfio ma per il vero piacere di essere uomini del Sud». Un chiaro riferimento a Troisi “uomo del Sud” ma soprattutto “mente geniale del pianeta” che con “Il postino” ha toccato l’apice di una carriera non espressa del tutto poiché «per problemi tecnici», come ha scherzosamente ironizzato Decaro «non è più tra noi».
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