Lunedì 23 Dicembre 2024

Figc, Tavecchio al 60% al primo scrutinio, non basta

 Niente di fatto nella prima votazione per l'elezione del presidente della Figc: Carlo Tavecchio ha ottenuto 305.2 (60,2%), Demetrio Albertini 179,68 (35,46%), schede bianche 21.96 (4,33%). Per essere eletto al primo scrutinio uno dei due candidati doveva ottenere i tre quarti dei voti validi. Il quorum necessario per l'elezione al primo turno era di 380,00 voti, pari ai tre quarti dei 506,66 voti validamente espressi. Gli accreditati non votanti sono stati 1,98. Nella seconda votazione, per l'elezione servono i due terzi dei voti validamente espressi, circa 330. Se nessuno fosse eletto nemmeno in questa occasione, si passerebbe al terzo scrutinio che prevede l'elezione con la maggioranza dei voti (50%+1).

Il primo a votare per la Lega Serie A è stato l'ad del Milan, Adriano Galliani. Poi è stata la volta del presidente della Lazio, Claudio Lotito, altro sostenitore del candidato alla presidenza della Figc, Carlo Tavecchio. Il numero uno biancoceleste ha quindi scherzato con il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis. "Ci aiutiamo a vicenda" ha detto alle hostess, provando ad entrare nella cabina elettorale assieme al presidente partenopeo.

Tavecchio, grazie ai media per il loro contributo - "Qualcuno si è sorpreso per il fatto che una grande emittente sia intervenuta per dare un parere sulla campagna elettorale. Io invece sono grato di questo, lo accolgo come un contributo importante". Così il candidato delle Leghe, Carlo Tavecchio nel suo intervento all'assemblea elettiva della Figc. "Nel mio programma proprio lo sviluppo della comunicazione, dei rapporti con i media è uno dei punti chiave per la crescita, con la governance, la crescita dei giovani, il contrasto alla violenza e alla discriminazione".

''Solo l'unità delle Leghe, da cui nasce la mia candidatura, può garantire lo sviluppo del calcio italiano, ma serve il contributo delle componenti tecniche e degli arbitri. Facciamo un passo indietro per farne due avanti tutti insieme''. Lo ha detto il presidente della Lega dilettanti, Carlo Tavecchio, nel suo discorso programmatico all'assemblea elettiva della Figc, non nascondendo ''l'amarezza'' per quanto avvenuto in campagna elettorale.

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