''Il prossimo intervento in Sicilia lo faremo il 7 di novembre". Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando nell'aula consiliare di Gela, dopo avere incontrato le organizzazioni sindacali, la chiesa e i parlamentari della zona. ''Faremo il punto su quante opere pubbliche sono state sbloccate, come è stata migliorata la qualità di spesa e come sono stati utilizzati i fondi europei - ha aggiunto - Verrò anche a Gela e allo stabilimento dell'Eni. In Sicilia mi risulta che sono stati firmati solo 7 contratti per una spesa di 420 milioni di euro. Per me sono ancora pochi, per le potenzialità che questa terra ha. Il sette di novembre vedremo di firmarne qualche altro a palazzo Chigi''.
''L'economia di questa città - ha anche detto - che ha radici storiche tra le più antiche d'Italia, è legata al doppio filo degli investimenti dell'Eni. La priorità in questa terra è difendere investimento legato all'energia. Contemperare le esigenze di natura economica con le esigenze territoriali in questa realtà significa fare di questa terra più un punto di innovazione che non un museo del passato". (ANSA) |