Lunedì 23 Dicembre 2024

Truffa al Comune
Nei guai ex sindaco

Il ragioniere capo del Comune di Brolo, Carmelo Arasi, e l’ex sindaco Salvatore Messina sono tra le sette persone raggiunte da provvedimento di custodia cautelare emesso dalla Procura di Patti ed eseguito da carabinieri e guardia di finanza nell’ambito dell’inchiesta sui «mutui fantasma» a Brolo. Arasi, ritenuto la mente della truffa, si trova in carcere. Ai domiciliari, oltre all’ex sindaco Messina, anche Rossella Arasi, Santina Caranna, Antonella Campo, Giusy Di Leo e Costantino Maniaci. Inoltre, tre misure di divieto di dimora sono state emesse nei confronti dell’ex vicesindaco del Comune di Brolo e di due dipendenti comunali.

Sono indagati per falso materiale e ideologico in atti pubblici, di truffa aggravata per il presunto conseguimento di erogazioni pubbliche e peculato per aver distratto a proprio favore somme di denaro dalle casse del Comune di Brolo, con riguardo alle annualità 2011, 2012 e 2013. Il provvedimento in questione è stato emesso dal gip del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a seguito di indagini avviate nei primi mesi del 2013.

Le indagini si sono articolare in due filoni. Il primo ha riguardato tre mutui accesi dal Comune presso la Cassa depositi e prestiti, per lavori edilizi poi non realizzati: la costruzione del Palazzetto dello sport, interventi di miglioramento sismico dell’edificio della scuola elementare "Centro" e opere di urbanizzazione primaria in località Sirò. Secondo l’accusa gli indagati avrebbero modificato gli atti in modo da ottenere dalla Cassa depositi e prestiti somme superiori rispetto a quelle stabilite nelle delibere del consiglio comunale, per un valore complessivo di circa 3,2 milioni di euro. In seguito, inoltre, sarebbe stato falsamente attestato l’avanzamento dei lavori con dichiarazioni di spesa fittizie. In questo modo nella casse del Comune è confluita una liquidità che sarebbe stata utilizzata in maniera arbitraria, a copertura di mandati di pagamento non autorizzati o con causali false. Il secondo filone investigativo ha ricostruito l’impiego indebito di queste somme, secondo l’accusa distribuite a persone fisiche e associazioni sportive. In questa tranche emerge il ruolo dell’ex sindaco Salvatore Messina, dimessosi nel novembre 2013 dopo aver ricevuto l’informazione di garanzia dalla Procura di Patti. Le due società sportive beneficiarie dei contributi comunali sono la Volley Brolo e la Volley Mar Tirreno, secondo gli inquirenti riferibili all’ex sindaco, che avrebbe inoltre prelevato, con l’aiuto di un collaboratore compiacente, diverse migliaia di euro dalle casse comunali sotto forma di anticipo. Il dirigente dell’area finanziaria Carmelo Arasi avrebbe invece emesso mandati di pagamento falsi a suo favore per circa 380.000 euro, e a favore di sua figlia per circa 100.000 euro. Il denaro pubblico complessivamente stornato ammonta a circa 1.400.000 euro. (AGI)

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