Lunedì 23 Dicembre 2024

Proseguono ricerche
dei piloti dispersi

Proseguono, con 150 uomini sul campo, le ricerche su un’area boschiva montana vasta 46 ettari, molto impervia e difficile da controllare, dei due piloti dell’Aeronautica militare rimasti vittime dell’incidente tra due jet avvenuto martedì a 10 km a ovest di Ascoli Piceno. Ieri nella zona tra Poggio Anzu, Casamurana e Tronzano, tra i Comuni di Ascoli e Venarotta, erano stati rinvenuti, a 800 metri di distanza tra di loro, i resti dilaniati e carbonizzati degli altri due aviatori che hanno perso la vita nello scontro in volo tra i due Tornado, poi precipitati a terra. La loro identità non è ancora stata ufficializzata dalle autorità. Nel pomeriggio sembrava che un terzo cadavere fosse stato scoperto in un terreno privato in località Casacagnano, nel Comune di Roccafluvione, sul versante opposto dell’area principale delle ricerche e dell’incendio boschivo provocato dallo schianto. Ma la notizia non è stata confermata. "Noi li cerchiamo ancora come se fossero vivi", dice una fonte dei vigili del fuoco di Ascoli, riferendosi al pilota e al navigatore che mancano all’appello. Ma le speranze di trovarli in vita sono ridotte al lumicino. L'incendio che era scoppiato martedì pomeriggio alle 16,30 subito dopo la caduta a terra dei frammenti dei due aerei è stato completamente spento. Questo dovrebbe favorire le operazioni di ricerca. L’incidente non ha coinvolto civili o abitazioni locali.
Intanto la Procura di Ascoli, in parallelo con la Procura militare di Verona, ha avviato un’inchiesta per disastro aereo colposo. Molti testimoni riferiscono di aver visto volare i due Tornado molti bassi prima dello scontro in volo, e di aver fatto molte telefonate allarmate alle autorità negli attimi precedenti all’esplosione avvertita anche nella vicina città picena. (AGI)

leggi l'articolo completo