Si sono conclusi i test clinici sulla giovane modenese ricoverata a Istanbul: niente malaria e nemmeno il temuto virus Ebola per la giovane fermata al rientro dal Ciad. Negativi anche gli esami su un amico che si era fermato con lei. Lo scrive l'arcidiocesi di Modena-Nonanatola. Stanno bene e sarà organizzato il loro rientro.
La data del rientro non è ancora stata fissata. Il ritorno in Italia dei due giovani modenesi, spiega l'Arcidiocesi, sarà organizzato con il Consolato Italiano, "che ha dato loro assistenza e supporto nei giorni scorsi, a cui va un sentito ringraziamento". Un grande ringraziamento "anche ai Padri Salesiani di Istanbul, che si sono occupati dei giovani viaggiatori". I due ragazzi erano parte di una comitiva di ragazzi che aveva partecipato ad un viaggio di solitarietà nel paese africano durato circa tre settimane. Un tipo di esperienza organizzato da anni per numerosi giovani dal centro missionario modenese. Nel volo di rientro la ragazza aveva accusato malesseri (come la febbre alta, che però aveva già al momento della partenza) e quindi era stata presa in carico dalle autorità sanitarie turche per un periodo di osservazione clinica, come previsto dai protocolli sanitari attivati negli scali internazionali per prevenire contagi e contaminazioni. Gli esami però hanno escluso sia Ebola, sia la malaria (altra patologia temuta all'inizio). L'ipotesi prevalente è che la ragazza sia stata colpita da una seria forma di gastroenterite di quelle tipiche che colpiscono i viaggiatori.