Domenica 28 Aprile 2024

Sequestrata la salma di Carmelo Giannetto

Subito dopo il funerale, celebrato da monsignor Giò Tavilla in un’affollatissima chiesa Madonna del Rosario, la salma di Carmelo Giannetto, l’agente Cas morto a 52 anni, venerdì notte, per le conseguenze di un infarto e senza ricevere l’assistenza di un’ambulanza, è stata posta sotto sequestro dai carabinieri, su disposizione della Procura di Messina che ha avviato un’indagine d’ufficio sui presunti ritardi del servizio 118 imputabili, pare, prima al cattivo funzionamento delle linee telefoniche della Centrale di Messina e poi addirittura al rifiuto, che sarebbe dipeso dallo stesso guasto, da parte del Pte di Santa Teresa di Riva.. Nella stessa serata il corpo di Giannetto è stato trasportato all’Istituto di medicina legale del Policlinico per l’autopsia il cui incarico sarà conferito oggi dal magistrato. Alle esequie, oltre la moglie, i tre figli e i due fratelli (titolari dell’edicola Giannetto nel cuore di Furci Siculo) e i due fratelli, una folla imponente ha fatto da cornice alla bara, affollando la chiesa e la piazza. Il sindaco Sebastiano Foti, il vice sindaco Maria Vera Scarcella, politici, amministratori, funzionari del Cas, giovani calciatori, amici dei tre figli (oltre 1500 persone) hanno reso omaggio a Carmelo Giannetto. In tutti sgomento e dolore per la morte dell’uomo, conosciuto e stimato, e per l’incredibile vicenda di cui sarebbe stato la vittima. Il feretro ha percorso la centrale via IV Novembre, portato a spalla dagli amici, e poi la via dei Cipressi raggiungendo il camposanto. Qui i carabinieri di S. Teresa di Riva hanno preso in consegna la bara, scortando la macchina mortuaria verso il Policlinico di Messina.

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