Dalla #svoltabuona al #passo dopo passo. A sei mesi dall’inizio dell’avventura di governo, Matteo Renzi cambia slogan in vista dei Mille giorni. Ma, con il Consiglio dei ministri della ripresa, il premier non perde la voglia di cambiare l’Italia. Non c’è il capitolo scuola. Ci sarà mercoledì, assicura Renzi che si presenta nel cortile di Palazzo Chigi con un fuoriprogramma: un gelato artigianale gustato e offerto nel cortile di Palazzo Chigi per rispondere alle ironie dell’«Economist» che in un fotomontaggio lo ritrae con un gelato in mano davanti al naufragio dell’Europa. «Non ci offendiamo per le critiche anzi ci scherziamo su perché facciamo un lavoro serio », è l’incipit del premier appena rientrato in sala stampa per illustrare, via slides, il pacchetto di misure uscite, dopo lunghi confronti e trattative. È il rilancio dell’economia a stare a cuore a Renzi nel giorno in cui l’Istat certifica la deflazione. Con lo Sblocca-Italia il governo trova 10 miliardi per i prossimi 12 mesi per avviare opere come l’alta velocità Bari- Napoli e il raddoppio Palermo- Messina-Catania. Nell’immediato, spiega, «sblocchiamo 4,6 miliardi per cinque investimenti aeroportuali e 3,8 miliardi per opere cantierabili da subito». Altri 10 miliardi saranno invece stanziati nei prossimi mesi con l’obiettivo di far ripartire i cantieri. «Non è riducendo il salario del lavoratore che l’Italia uscirà dalla crisi », è la ricetta di Renzi
Giustizia “rivoluzionata” Ma per il presidente del Consiglio la vera «rivoluzione» è quella della giustizia civile: «Alla fine dei mille giorni avremo tempi certi, meno di un anno per il processo civile e il dimezzamento dell’arretrato», garantisce. E tira dritto anche sulla responsabilità civile dei magistrati sulla linea che «chi sbaglia paga».
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