Sceglievano le vittime in base alla zona, allo 'status' sociale e all’auto di valore in uso, quindi le seguivano in scooter per poi aggredirle e rapinarle del Rolex e altri orologi di valore non appena si presentava l'occasione: a un semaforo o all’interno di parcheggi e garage privati. Le rapine avvenivano prevalentemente nella Capitale, quartieri prediletti Salario, Parioli, Flaminio e Prati. Sono finite così in manette sette persone di origine campana, arrestate a Napoli dalla Squadra Mobile della Questura di Roma che effettuavano i colpi in trasferta per poi tornarsene in Campania. L’aggressione avveniva solitamente sotto la minaccia di un’arma o con la simulazione di un incidente stradale (danneggiamento dello specchietto); poi, ottenuto il bottino, i malviventi si davano alla fuga nel traffico cittadino effettuando anche spericolate manovre contromano. Nel dettaglio, a carico di quattro componenti della banda, M.L. di anni 56 e B.N., F.V. e V.S. coetanei di anni 33, erano già scattate le manette il 23 maggio quando, nel corso di un servizio di osservazione nei pressi di Via Medaglie D’Oro, erano stati seguiti dal personale della Mobile ed erano stati bloccati prima di guadagnarsi la fuga verso Napoli con indosso un orologio da polso marca Patek Philippee e un Rolex Daytona. Almeno sette le rapine aggravate compiute nel 2014 di cui la banda deve rispondere. (AGI)
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