Meno uno ai test d'ammissione alle professioni sanitarie. Domani 85 mila aspiranti matricole in tutta Italia affronteranno la prova d'ingresso per accaparrarsi uno dei 25.540 posti messi a bando nelle 38 Università statali. In gioco c'è il futuro. Chi sogna da una vita di diventare infermiere, ostetrico, fiosioterapista, logopedista, dietista, tecnico di laboratorio o intraprendere un'altra professione sanitaria, domani dovrà dare il meglio di sé. Si studia, dunque, e ci si vota alla buona stella. In queste ore gli studenti sono alle prese con l'ultimo ripasso e si esercitano con test e simulazioni online. Non manca lo sfogo su Twitter: come è accaduto due mesi e mezzo fa per l'esame di maturità, anche questa volta i candidati sfogano la loro ansia a suon di cinguettii rincorrendo l'hashtag #professionisanitarie. Alle matricole del 2014 va comunque meglio che ai colleghi dell'anno scorso: in media, per le 22 professioni, ci sono 3,3 domande per 1 posto. Un rapporto inferiore al 3,9 del 2013, quando le domande erano di più, 101.865. 100 MINUTI PER RISPONDERE A 60 QUESITI - Il test è diverso da ateneo ad ateneo. Ciascuno sceglie i contenuti della prova, identica per l'accesso a tutte le tipologie dei corsi attivati. Compito del Miur è quello di stabilire invece data dei test e numero di posti a disposizione per singolo corso. Il compito prevede 60 quesiti a risposta multipla su cultura generale, ragionamento logico, biologia, chimica, matematica e fisica. Una prova definita "azzardo" dalla Rete della Conoscenza: "il futuro degli studenti - sottolinea - è una questione di diritti non di fortuna". Basta spot, aggiungono Udu e Rete degli studenti medi, e basta numero programmato. Per l'università "serve un piano di investimenti". A FISIOTERAPIA ACCESSO PIU' DIFFICILE - A causa del rapporto tra posti disponibili e iscritti solo 1 su 12 passerà. Segue poi - secondo l'ultima indagine della Conferenza nazionale Corsi di laurea delle Professioni sanitarie - Logopedia con un rapporto domanda-posti di 9 a 1. Difficili anche le professioni di Dietista e Ostetrica, dove passerà circa 1 su 7. Per Tecnico radiologo ci sarà una possibilità su 6 circa e circa 1 su 3 per Tecnico di laboratorio. Va meglio invece agli infermieri: ce la farà uno su due. Ultime in classifica il Terapista occupazionale, dove la battaglia è quasi nulla, e l'Assistente sanitario. Per superare i test di Fisioterapia e Logopedia i candidati dovranno ottenere intorno ai 50 punti. Aspiranti dietisti, ostetrici e tecnici radiologi dovranno totalizzare almeno 35 punti, mentre agli infermieri ne basteranno circa 28. ATENEI DA INCUBO? CATANIA E CAGLIARI - Nell'ateneo sardo sono disponibili appena 248 posti complessivi per 2.399 candidati, solo 1 su 10 circa riuscirà a entrare in facoltà. A Catania la situazione non migliora, visto che sarà disponibile 1 posto ogni circa 9 candidati. Condizioni decisamente migliori per il test organizzato dalla Sapienza di Roma, dove c'è posto per 1 su 2. (ANSA).