Domenica 22 Dicembre 2024

Nubifragio nel Foggiano
un disperso e 150 sfollati

Circa 300 millimetri di pioggia caduti in 24 ore, un giovane disperso, oltre 150 sfollati e un'allerta idrogeologica che, solo dopo l'emergenza della notte scorsa, è stata innalzata dalla Protezione civile pugliese da moderata ad elevata. E' il comune garganico di San Marco in Lamis quello maggiormente colpito dalle precipitazioni record delle ultime ore che hanno provocato l'esondazione del fiume Candelaro e del Carapelle, mai avvenute prima. Con il passare delle ore si teme per la sorte del 24enne Antonio Facenna, di Vico del Gargano. Il giovane ieri era uscito da casa in auto per andare a controllare se il nubifragio in corso avesse provocato danni alla masseria e al bestiame della sua famiglia, a Carpino. Non ha fatto più rientro. Il suo cellulare risulta irraggiungibile e della sua auto non vi sono tracce. Le ricerche, sospese in serata, riprenderanno domattina.

Pesante anche il bilancio degli sfollati. Le famiglie evacuate la notte scorsa abitano in alcune case sparse in piccole borgate in una zona depressa del territorio dove si è raccolta l'acqua piovana e dove si sono registrati allagamenti e smottamenti del terreno. Alcune auto sono state trascinate per decine di metri dalla furia dell'acqua mista al fango. Per alcune ore si è temuto il peggio. Difficile la situazione anche nella vicina San Giovanni Rotondo dove due famiglie che abitano ai piedi della città in cui visse padre Pio sono state evacuate dopo l'esondazione del Carapelle. Gli sfollati si trovano in strutture di accoglienza predisposte dai Comuni. "La situazione - spiega l'assessore alla Protezione civile della Regione Puglia, Guglielmo Minervini - non è grave perché non è a rischio la vita di persone ma molto seria sì perché il Candelaro ha tracimato: questo non è mai accaduto prima e ci sono problemi per la transitabilità delle strade e sta smottando la roccia di una collina sopra la quale ci sono una trentina di case che sono state evacuate". In allarme il sindaco di San Marco in Lamis, Angelo Cera, che si augura che "il ministro dell'Ambiente Galletti possa venire a trovarmi per rendersi conto di persona della grave situazione in cui versa il nostro paese". "Le case - spiega Cera - sono piene di acqua e fango, le strade invase da terreno e detriti per le diverse frane che si sono verificate a causa delle abbondantissime piogge. Delle vere e proprie bombe d'acqua si sono riversate sul nostro comune creando disagi a tutta la popolazione. E' un disastro". La struttura della Protezione civile regionale aveva stimato in 'moderato' il rischio idrogeologico (che solitamente prevede 40-50 millimetri di pioggia) e di 'attenzione' il livello di allerta. I tecnici spiegano però che i temporali e l'entità delle precipitazioni che hanno investito San Marco in Lamis e altri comuni del Gargano non erano prevedibili. Per le prossime 24 ore, a causa delle piogge insistenti, il livello di allerta prevede una criticità elevata per il rischio idrogeologico nella parte montana dal Gargano e nella pianura della Capitanata. Per problemi che la stessa perturbazione potrebbe creare lungo la costa adriatica (fino al Salento) il livello di criticità è stimato in 'moderato'.

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