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Alfano, Italia
nel mirino dell'Isis

L'Italia e Roma, come culla della cristianità, sono un obiettivo "non secondario" dell'Isis, anche se al momento non ci sono "evidenze investigative di progettualità terroristiche nel nostro Paese". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in un'informativa alla Camera.

Il terrorismo di matrice religiosa, ha spiegato Alfano, "si pone come una nuova minaccia e guarda con più temerarietà all'Occidente, cioè a quell'insieme di Paesi e continenti che credono nella libertà della persona e nella sua insopprimibile originalità, nella democrazia. Questa sfida alla sicurezza globale, che ha già prodotto drammatici risultati, perché altri non se ne ripetano, necessita, adesso, di una risposta globale. I Paesi dell'Occidente hanno acquisito la consapevolezza di questo passaggio e dei livelli di allarme in scala potenziale, e così hanno deciso di affrontare uniti questa sfida". "Di fronte - ha proseguito - abbiamo un'organizzazione che ha ambizioni, soldi, uomini pronti a combattere che nessun'altra aveva mai avuto; un'organizzazione spietata, che infligge torture e commette crimini brutali contrari ad ogni principio di umanità; un'organizzazione che aggredisce, con l'intento di annientarla, ogni minoranza etnico-religiosa, ricorrendo anche a forme di programmato genocidio; un'organizzazione che espone la comunità cristiana a persecuzioni, e la sopraffazione dell'Islamic State si abbatte anche sulle minoranze curde yazide con assassinii e stupri". Si tratta, ha aggiunto, "di una minaccia portata avanti da un'organizzazione con ambizioni grandissime e che intende porsi come una vera e propria soggettività statuale". (ANSA)

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