Lunedì 23 Dicembre 2024

Rinnovo organi
scattano denunce

Nella vicenda delle elezioni per il rinnovo degli organi del Consorzio Lao molte cose non tornano. Cia e Confagricoltura, insieme ai candidati elettori nelle 3 sezioni, denunciano il mancato rispetto della legalità e quindi dei consorziati, a causa delle ripetute, innumerevoli e gravi violazioni di legge, statutarie e regolamentari, perpetrate dall’attuale Commissario. In particolare le due Associazioni ed i candidati contestano al Commissario:  la contraffazione dell’articolo 16 dello Statuto con l’aggiunta di un comma, assente nella versione approvata dalla Regione Calabria, che riduce dal 30% al 15 %  il quorum per la validazione delle elezioni dell’Assemblea dei delegati in caso di commissariamento del Consorzio;  la mancata predisposizione degli elenchi elettorali nei tre mesi antecedenti la scadenza del mandato, nonché la riapertura dei termini, addirittura sino a 20 giorni prima della data fissata per le elezioni; l’esclusione da parte del Commissario della sezione 3 della lista “INSIEME PRO LAO CIA CONFAGRICOLTURA”, poiché, in tale occasione, ha giocato la partita sia come giocatore, in quanto candidato, che come arbitro, ricorrendo tra l’altro ad una motivazione priva di qualsiasi fondamento giuridico. A proposto di numeri ci preme evidenziare che le firme a sostegno della lista “INSIEME PRO LAO CIA CONFAGRICOLTURA” e le deleghe, sono state tutte raccolte nel totale rispetto delle regole sancite; non possiamo sicuramente affermare lo stesso per la controparte, anche per i numeri “eclatanti” annunciati dalla stessa. Per tali gravi violazioni la Cia e la Confagricoltura, unitamente ai consorziati elettori, si sono rivolte alle Autorità competenti perché prendano provvedimenti in merito, al fine di tutelare i consorziati.Per le gravissime irregolarità verificatesi e, nel caso le Autorità non decidano in merito, la lista “INSIEME PRO LAO CIA CONFAGRICOLTURA” sta maturando la decisione di non partecipare alle Elezioni, in tal caso invita i consorziati a non esercitare il diritto di voto domenica 14 settembre, manifestando con la loro diserzione in massa, una netta presa di distanza da una gestione commissariale dispotica e priva di qualsiasi democrazia. 

leggi l'articolo completo