"La legge Severino è una legge che va applicata, è stata già applicata anche ad altri sindaci. Penso sia inevitabile che sia applicata". Così il presidente del Senato, Pietro Grasso sul caso De Magistris. "Poi naturalmente ci sarà il seguito dell'appello, dell'impugnazione che potrà eventualmente dare un contorno definitivo alla vicenda". "Mi chiedono di dimettermi per questa condanna, ma guardandosi allo specchio e provando vergogna devono dimettersi quei giudici (della sentenza ndr)": così in consiglio comunale il sindaco Luigi De Magistris. "Sono fiducioso che questa esperienza di governo possa andare avanti fino al 2016".
"Vorrebbero applicare per me - aggiunge - la sospensione breve, in base alla legge Severino, un ex ministro della Giustizia che guarda caso è difensore della mia controparte nel processo a Roma. E la norma è stata approvata mentre il processo era in corso". "Siamo di fronte a uno Stato profondamente corrotto", dice in Consiglio comunale il sindaco, ribadendo di essere "uomo delle istituzioni" e di non volersi "far trascinare" a perdere tale fiducia. "Le istituzioni sapranno riparare a queste violazioni di legge", ripete riferendosi alla sua condanna nel processo Why Not. "Avverto intatta la mia forza, ma anche un'energia più forte" ha detto in Consiglio De Magistris. "Chiedo a chi ha la forza di andare avanti, a chi vuole giustizia e non legalità formale di mettercela tutta. Quando il quadro appare così confuso appare anche più chiaro chi sta lavorando per mettere le mani sulla città. Quello che dobbiamo fare è far capire ai nostri cittadini che la posta in gioco è alta, al di là di ogni distinguo". "Non credo che si possa cancellare questa esperienza a colpi di formalismi giuridici di norme", ha concluso.
"Quando si alza il tiro e non ci si piega, l'artiglieria pesante diventa più pericolosa. Noi non abbiamo armi ma sappiamo resistere e resisteremo. Sono assolutamente fiducioso che questa esperienza arriverà fino alla fine, al 2016. La nostra esperienza non è solo Napoli ma va ben oltre e la porteremo fino alla fine". "Mi vengono segnalate interpretazioni discutibili, poco corrette a mio parere, del decreto legislativo n. 235 del 2012 riguardo alla sentenza di condanna del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Ma il testo normativo non lascia dubbi di sorta: l'articolo 11 prevede per il sindaco che viene condannato, anche con sentenza non definitiva del reato di cui all'articolo 323 C.P. (abuso d'ufficio), la sospensione d'ufficio dalla carica". Lo precisa in una nota il Presidente della Giunta delle Elezioni delle Immunità parlamentari del Senato, Dario Stefàno che ha guidato i lavori di prima applicazione della legge Severino nel caso che ha riguardato la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. "La sospensione - prosegue - può durare al massimo 18 mesi. Quali precedenti possiamo richiamare il decreto del prefetto di Brindisi del marzo 2014, con cui è stato sospeso il sindaco di Fasano, ma anche quello del prefetto di Latina del 31 ottobre 2013, che aveva sospeso il Presidente della Provincia di Latina". "Altra questione - conclude - è la vicenda dell'eventuale pena interdittiva ai pubblici uffici, che segue una logica del tutto diversa. Due piani differenti che vengono confusi. Ma la norma è chiara". (ANSA)