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Due ministri preoccupati
per danni ambientali
Le reazioni all'incendio

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha chiesto al Comando generale dei Carabinieri del Nas e agli uffici periferici del ministero ''una relazione dettagliata'' relativa all'incendio nella raffineria di Milazzo. La relazione, rende noto il ministero in un comunicato riguarda ''quanto avvenuto''e ''gli eventuali rischi per la popolazione''.

Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha telefonato al prefetto di Messina Stefano Trotta per fare il punto della situazione sull'incendio che si è verificato nella notte nella Raffineria di Milazzo. L'incendio è sotto controllo e non è stata ravvisata la necessità di disporre un piano di evacuazione delle abitazioni limitrofe. Il ministro resta costantemente aggiornato, con particolare riferimento alla situazione ambientale.(ANSA).

"Il gravissimo incendio della raffineria di Milazzo, per metà azionista Eni e metà Kuwait, evidenzia ancora una volta come questo management del refining Eni stia distruggendo un'intera filiera industriale, mettendo oltretutto a repentaglio l'incolumità e la salute dei lavoratori e dei cittadini". E' quanto dichiara il deputato Ncd Alessandro Pagano. "Credo che ormai - prosegue - il nuovo vertice non possa più far finta di niente. Si sono portate avanti strategie sbagliate e una pessima gestione. Occorre quindi cambiare subito, prima che i danni siano irrecuperabili. Un plauso al lavoro dei vigili del fuoco e a tutti gli operatori, impegnati nelle operazioni di spegnimento e a ridurre per quanto possibile le ripercussioni sul piano ambientale", conclude Pagano. (ANSA).

Preoccupazione per le possibili ricadute sull'ambiente dell'incendio avvenuto oggi nella raffineria di Milazzo sono state espresse dal presidente della Commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello, che invita l'Eni a ''un cambio di passo'' rispetto al passato. "Sono fortemente preoccupato per l'incendio di Milazzo perché al di là delle rassicurazioni del caso, un incidente di tale portata ha sicuramente un impatto ambientale e le conseguenze potremo valutarle soltanto in futuro", dichiara in una nota Marinello, che sta seguendo l'evolversi della situazione in contatto con Prefettura e vigili del fuoco. Marinello rileva inoltre che ''le pratiche industriali devono avere sempre e comunque come primo vero obiettivo la tutela della salute, dei territori e dei cittadini'' e afferma: ''siamo fiduciosi che la nuova dirigenza Eni saprà valutare come in questi ultimi anni, specie nel settore della raffinazione, in Italia si siano probabilmente compiuti una serie di errori e dunque non è più eludibile un cambio di passo e forse una rivisitazione delle strategie e dei management aziendali". (ANSA).

"L'incidente avvenuto questa notte alla raffineria di Milazzo è di una gravità inaudita. Sono stati immessi in atmosfera a seguito della combustione di idrocarburi, sostanze tossiche e altamente cancerogene per le persone come Ipa, Biossido di azoto, metalli pesanti, benzoapirene, diossine,pcb,benzene". A dirlo in una nota il co-portavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Ritengo assolutamente censurabile e inaccettabile la dichiarazione di Federpetroli che afferma che nessun danno ambientale si è determinato. Parole scandalose". "Quello che chiedo - continua - è che sia verificato immediatamente se le prescrizioni ordinate relativamente alla manutenzione straordinaria degli impianti siano state fatte. Purtroppo in Italia la maggioranza dei comuni che ospita impianti ad alto rischio di incidente rilevante non hanno applicato la direttiva Seveso come previsto dal Dm 9 maggio 2001". "Da anni il co-portavoce dei Verdi di Messina Giuseppe Marano -conclude - denuncia i livelli di sicurezza della raffineria e come risposta alle sue denunce e impegno civico è stato denunciato dall'Eni con una richiesta di risarcimento danni di 400 mila euro. La federazione dei Verdi nazionali si associa alla richiesta dei Verdi di Messina-Milazzo di sequestro degli impianti. L'Unità di crisi è intervenuta ma il territorio della Valle del Mela non può vivere in una continua emergenza. Per questo chiedo che in relazione al danno subito si attivi la procedura del danno ambientale a carico della raffineria".(ANSA).

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