Sabato 23 Novembre 2024

Raffineria di Milazzo, pauroso incendio ma nessuna evacuazione

Il rogo è sviluppato intorno alle 0,45 per cause ancora da accertare; le fiamme, che si sono levate altissime, sono state visibili per diversi chilometri dai comuni della fascia tirrenica del messinese. Al Comune di Milazzo il sindaco, Carmelo Pino, ha insediato il Coc (Centro operativo comunale), in stretto contatto con la Prefettura di Messina che coordina i soccorsi.

Nel serbatoio   si trovava virgin gasolio, prodotto della raffinazione del petrolio costituita da miscela di paraffine e una parte di aromatici.   La cisterna è alta 22 metri e può contenere 100 mila tonnellate ma non sarebbe stata piena, all’ interno solo 60 mila tonnellate. I l personale della Ram si era accorto della presenza di una crepa e stava già svuotando il serbatoio. L'ingresso alla Ram è consentito solo al personale addetto e forze dell’ ordine.  Le strade d’ accesso sono sbarrate dai vigili urbani in diversi punti. Vigili del fuoco presidiano i serbatoi vicini ma non possono fare altro che evitare che qualche scintilla finisca fuori.  

Molti milazzesi ed abitanti della Piana hanno trascorso la notte lontano dalle proprie case. Molti si sono rifugiati nella zona di Barcellona, altri sono arrivati sino a Messina. Il Comune di Milazzo non ha dato alcun ordine di evacuazione dell'area. Ma la paura che un'esplosione potesse coinvolgere i vicini centri abitati ha fatto scattare la fuga. L'aria è stata a lungo ammorbata dall'odore acre del fumo sprigionato dal serbatoio.

 

L'ultimo incidente grave alla Raffineria di Milazzo risale al 4 giugno 1993, quando in una esplosione all'interno dell'impianto Topping 4 morirono 7 persone.

Continua l’azione di monitoraggio dell’incendio sviluppatosi all’interno della Raffineria nell’area serbatoi e che ha interessato in particolare il serbatoio n. 513. Le fiamme continuano ad essere alimentate dalla benzina che si trova all’interno della grande cisterna. Sul posto i vigili del fuoco di Milazzo e di Messina e il personale della squadra antincendio della Ram valutano costantemente l’evolversi della situazione.
Nella fascia tirrenica è ben visibile una nube di fumo che comunque, allo stato attuale, non ha causato conseguenze per la salute pubblica. L’ospedale di Milazzo, immediatamente allertato della situazione di pericolo, non segnala al C.O.C. del Comune alcun ricovero o prestazione di pronto soccorso ai cittadini.

 Secondo  quanto verificato dai tecnici in loco l’incendio potrebbe proseguire anche per l’intera mattinata e comunque sino ad esaurimento del carburante presente nel serbatoio.

Il sindaco Carmelo Pino ha allertato l’Arpa richiedendo l’immediato intervento a Milazzo al fine di verificare la situazione legata ai fumi sprigionatisi dall’incendio in Raffineria.

Il sindaco altresì, verificato che nel corso della notte molte famiglie di Milazzo e dell’intero hinterland della Valle del Mela hanno trascorso parecchie ore fuori casa, al fine di consentire un rientro all’interno delle abitazioni e per evitare ingorghi stradali e altri disagi, ha disposto la chiusura per la giornata odierna delle scuole cittadine di ogni ordine e grado.

I Vigili del Fuoco continuano a lavorare nei pressi del serbatoio andato in fiamme, Contano di spegnere l'incendio per le 13. A riferirlo il comandante dei Vigli del Fuoco di Messina Salvatore Rizzo. "Stiamo raffreddando il serbatoio da ore. Nel frattempo lo stiamo svuontando al ritmodi 30, 40 cm all'ora. Con questo ritmo dovremmo finire intorno all'una, A quel punto l'incendio sarà domato". 

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