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Ancora colonne di fumo nero, la combustione durerà giorni

 Purtroppo lo scalo era già programmato e non è stato possibile spostarlo. Ma l’arrivo della nave da crociera ieri mattina nel porto di Milazzo non è stato vissuto col consueto entusiasmo da una città ancora “ferita” per l’in - cendio di venerdì scorso. Un incendio che sembra indomabile visto che puntualmente in diverse ore della giornata torna a “ri - vivere” alzando una nube di fumo inquietante. Nube che purtroppo per Milazzo è riapparsa anche ieri mattina qualche ora dopo lo sbarco dei croceristi al molo Marullo e che ha fatto da pessima cornice alla nave attraccata nel porto. Una presenza che, ovviamente, non poteva passare inosservata e molti turisti hanno chiesto cosa stesse succedendo. Alcuni avrebbero –ma il sindaco in un comunicato ha smentito tale circostanza – anche chiesto se fosse necessario indossare delle mascherine di protezione; altri si sarebbero rivolti ai negozianti. È lo scotto che purtroppo una città che è proiettata verso il turismo (i dati ne sono la dimostrazione) deve pagare a causa delle scelte miopi di 50 anni fa. Scelte che al di là di qualsiasi proclama sono irreversibili. Milazzo resta una città per metà turistica e per metà industriale. Con tutti i pro e i contro. L’auspicio è che tra quindici giorni all’arrivo della prossima nave da crociera il fumo sia definitivamente scomparso. I croceristi della “Costa Classica” che non hanno partecipato alle escursioni programmate, ieri hanno comunque effettuato un tour panoramico della città a bordo del trenino turistico per l’occasione fatto intervenire e visitato il Castello, l’Antiquarium, le chiese cittadine. Poco dopo le 13 la nave è ripartita. «Non c’era motivo per non far arrivare la nave –ha detto il sindaco Pino –. Ospitiamo con grande entusiasmo i croceristi e cerchiamo loro di offrire una città che ha tante bellezze da mostrare e un senso dell’accoglienza non facile da trovare in altri luoghi. Nessuno vuole ridimensionare l’incidente della Raffineria, ma non accetto le strumentalizzazioni. Ho verificato personalmente che nessuno dei turisti ha chiesto di indossare la mascherina».

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