Nuova gaffe per il Secret Service Usa. A un contractor per la sicurezza armato di una pistola e con tre condanne per assalto e percosse é stato consentito nei giorni scorsi di salire in ascensore con il presidente americano, Barack Obama, in violazione dei protocolli del servizio di sicurezza incaricato di proteggerlo. L'episodio ricostruito dal Washington Post rischia di alimentare le polemiche sul Secret Service, dopo le prostitute in Colombia, l'intruso e i proiettili che hanno colpito le finestre della Casa Bianca. Le leggerezze del Secret Service sono state oggetto ieri di un'audizione in Congresso, durante la quale il capo del servizio, Julia Pierson, ha fatto un 'mea culpa': "Mi prendo tutte le responsabilità di ciò che è successo. Quanto accaduto è inaccettabile e non capiterà mai più", ha affermato riferendosi ai ripetuti, 16 nell'ultimo anno, casi di intrusione alla Casa Bianca. Pierson, la prima donna nominata a capo del Secret Service, nel 2013, ha quindi assicurato una stretta e una completa revisione di tutte le procedure seguite dai suoi agenti, comprese quelle che prevedono l'uso della forza. Obama si e' trovato in ascensore con il contractor nelle scorse settimane mentre si trovava ad Atlanta. Quando gli agenti del Secret Service hanno chiesto al contractor per la sicurezza di smetterla di filmare Obama con il cellulare, l'uomo ha fatto finta di nulla. E' stato quindi interrogato e solo allora il Secret Service si e' reso conto dei suoi precedenti penali. L'uomo e' stato quindi licenziato dalla sua società, che gli ha chiesto di restituire la pistola, di cui gli agenti del Secret Service non si erano accorti.
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