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Relitto di una nave
scoperto a 130 metri
di profondità

Un successo le ricognizioni archeologiche subacquee in alto fondale nel mare di Pantelleria e delle isole Eolie condotte dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con la Global Underwater Explorers (GUE) che ha messo a disposizione due mini sommergibili biposto dotati di braccio meccanico e attrezzature di documentazione videofotografiche. La ricerca ha portato alla scoperta, vicino Lipari, a 130 metri di profondità, di una nave affondata 2000 anni fa e al rinvenimento di un antico altare con decorazione in rilievo ad onde marine che dimostra che a bordo delle antiche navi si sacrificava agli dei per propiziarsi la navigazione.
Le ricerche sui siti indicati dalla Soprintendenza del Mare sono state effettuate con due sommergibili “Triton submersibles” e con l’impiego di subacquei altofondalisti. Le tecnologie utilizzate per la missione sono state fornite dalla GUE e dalla Brownie’s Global Logistic, insieme alla nave “Pacific Provider”, di 50 metri, dotata delle più recenti tecnologie dedicate alle immersioni tecniche subacquee e di una camera iperbarica che ha fatto da supporto alle operazioni di ricognizione.

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