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Fai: per gli italiani
l'Arte è felicità

'La bellezza è una promessa di felicità', diceva Stendhal e gli italiani sembrano essere d'accordo. E' quanto rileva un sondaggio del Fai, condotto in occasione della campagna nazionale 2014 per la raccolta fondi 'Ricordati di Salvare l'Italia' , iniziata oggi e attiva fino al 26 ottobre. Nella quale rientra anche la 'FaiMarathon', organizzata il 12 ottobre in 120 città, una ''corsa lentissima'' per riscoprire le meraviglie storiche, artistiche e paesaggistiche d'Italia. Presentata oggi alla stampa dal presidente del Fondo Italiano Ambiente Andrea Carandini, dal vicepresidente Marco Magnifico, dal direttore generale Angelo Maramai e dal sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni, la campagna di finanziamento ha anche quest'anno riservato delle sorprese. Il sondaggio commissionato a Human Highway, ha infatti lasciato tutti stupiti, ha detto Magnifico, per il ricorso alla parola felicità nelle risposte delle 1.010 persone consultate via Internet tra il 7 e il 26 luglio scorso. ''Le bellezze del territorio - ha aggiunto Magnifico - regalano emozioni fortemente positive negli italiani'' , che però visitano raramente i tesori (parchi, chiese, monumento) a loro più vicini (una media di 5,5 volte l'anno), soprattutto per le ristrettezze economiche (33%) o per disinteresse (28%), ma anche perché, vicino a casa, non ci si sente in vacanza (24%). Ad ogni modo, quando la visita avviene, lo stato d'animo che prevale è quello della felicità, citata spontaneamente dal 20% del campione interpellato, ma si parla anche di estasi, serenità, fascinazione e incanto. A esprimerli sono in particolare i più giovani, che descrivono un senso di spensieratezza, libertà, felicità e relax. Dai 35 anni in su le emozioni si fanno più pacate, e quelle provate sono descritte come fascino, attrazione, ammirazione, curiosità, mentre dai 54 di fronte alle bellezze artistiche o paesaggistiche ci si sente pieni, contenti, vivi, calmi e partecipi di ciò che si sta ammirando (e ossigenati over 65). Tristezza, dispiacere e delusione rappresentano invece la risposta prevalente di fronte al degrado, non mancano però la rabbia e il disgusto. La campagna di raccolta fondi del Fai punta dunque a una crescente sensibilizzazione della popolazione di fronte alle problematiche del patrimonio. Nel 2013, ha detto Angelo Maramai, a sostenere il Fondo ci hanno pensato 260.000 italiani per un totale di 552.000 euro raccolti. Quest'anno con la possibilità di versare 2 euro con un sms o una telefonata al numero 45506 si potrebbe registrare un incremento considerevole. ''Un piccolo, grande gesto'', per aiutare lo sforzo del Fai a tutelare e rendere fruibile un'importante porzione di bellezza nazionale. Oltre a 'Ricordati di salvare l'Italia. Quando salvi l'arte e la natura proteggi la tua felicita'', supportata da numerosi spot di sostegno (trasmessi solo a titolo gratuito dalle emittenti che vorranno promuovere l'iniziativa del Fondo), il 12 ottobre si svolgerà in 120 città la FaiMarathon, realizzata in collaborazione con il Gioco del Lotto. ''Non si corre, ma si riscopre l'Italia'', ha spiegato Maramai, proprio perché alle volte (come dimostra anche il sondaggio) conoscere i tesori a noi vicini è la cosa più difficile. Finalizzata anche questa manifestazione alla raccolta fondi (dieci euro per partecipare, ma con molti distinguo), nella giornata di domenica ''si correrà il più lentamente possibile'', ha aggiunto Magnifico, circondati, da bellezza, musica, degustazioni. A Roma, il percorso sarà quello lungo il Tevere con la visita al Complesso Monumentale di San Michele, tra i più imponenti della capitale, a Napoli invece l'itinerario riguarderà la città settecentesca fino all'isolotto di Megaride e a Castel dell'Ovo, con visita esclusiva a Villa Carafa della Spina. A Bari la maratona del Fai attraverserà la città vecchia, mentre a Bologna percorrerà il Portico di San Luca (il più lungo al mondo) fino al Santuario, di cui si potrà ammirare la straordinaria Cripta, solitamente chiusa al pubblico. E se a Venezia si potranno visitare le Scuole piccole e grandi, a Milano si scopriranno i luoghi d'incontro e di scambio (come il Teatro Lirico, chiuso ormai dal 1999) e a Torino quelli del cinema, come i set di 'Profondo rosso', del 'Divo' o de 'La donna della domenica'.

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