Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Canneto, altra
mattinata pirotecnica

 L'inafferrabile energia incendiaria, che ha preso come bersaglio principale la Via Mare di Canneto, nella mattinata di ieri ha scatenato tutta la sua violenza superando persino l'escalation dei giorni di fuoco del 2004. Le sirene non hanno cessato di suonare per i ripetuti improvvisi roghi, che si sono manifestati a macchia di leopardo. Dalle 8 di lunedì, l’area era sguarnita del presidio fisso dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione Civile. In un primo momento a intervenire è stato Roberto Consentino, volontario vigile del fuoco europeo, che si trovava sul posto fuori servizio: ha potuto fare ben poco sugli incendi che, in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco volontari del vicino Distaccamento di Santo Stefano di Camastra, hanno avuto il tempo di divorare gran parte dell'appartamento dell'anziana Rosalia Mirabella e dei coniugi Pizzuto. L'appartamento dei Pizzuto, allora sposini, era stato distrutto già nel 2004 e di nuovo attaccato ieri con violenza tanto che il fumo si vedeva anche da Santo Stefano distante 5 chilometri. In contemporanea l'energia distruggeva un gruppo di oggetti posti al "sicuro" sotto una tettoia, dove ha letteralmente liquefatto parte di una fotocopiatrice, un'enciclopedia, indumenti e altro. Quest'ultimo episodio ha lasciato i residenti con i soli vestiti che portano addosso e per di più malandati a causa dei tentativi di spegnere i fuochi. Intorno alle 10, dopo breve tregua, nuova ondata di roghi, e la sola squadra dei volontari di Santo Stefano, al comando di Antonino Torcivia, non è stata sufficiente per fronteggiarli. Di nuovo il sibilo delle sirene e il fumo che fuoriusciva da balconi, finestre e comignoli. Nella confusione un incontrollabile rogo scaturito nella parte bassa della strada ha sprigionato un fumo tanto nero e intenso da oscurare letteralmente la via Mare raggiungendo anche la vicina 113: proveniva dalla cantina di casa Pezzino, dove il rogo ha danneggiato seriamente il congelatore e il solaio in muratura. Telefonate di richiesta di rinforzi sono giunte al Comando provinciale dei vigili del fuoco. Paura e sgomento anche tra i giornalisti richiamati dagli avvenimenti. I residenti mostravano bene i segni della stanchezza associata a una sorta di rassegnazione con atteggiamenti di disperazione contenuta, tranne l' episodio di escandescenza al cellulare da parte di Nino Pezzino contro il responsabile dei volontari vigili del fuoco europei, per aver diffidato il volontario che nella giornata precedente si era prodigato, da privato cittadino, a spegnere gli incendi, dall'avvicinarsi alla via Mare. «Non sei degno - gli ha detto fra l'altro - d'indossare la divisa che porti». Fra gli slanci di aiuto, c'è stato anche quello dell'ex vigile del fuoco volontario Giuseppe Gerbino, che trovandosi per caso sul posto, è intervenuto con un estintore e nella foga e per l'intenso fumo ha battuto il capo tanto da essere soccorso dal dott. Antonino Puglisi del pte di Santo Stefano, che gli ha praticato 5 punti di sutura. Sul posto anche il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Santo Stefano Giuseppe D'Avena per costatare di persona quanto accade ed un carabiniere per i rilievi fotografici.

Caricamento commenti

Commenta la notizia