Per il capo dei Cdc Thomas Frieden l'epidemia di Ebola in Africa e' senza precedenti dai tempi dell'Aids all'inizio degli anni Ottanta. "Sara' una guerra lunga", ha detto Frieden a proposito di Ebola nel corso di una tavola rotonda a Washington organizzata dalla Banca Mondiale: "Nei trent'anni che lavoro nel settore della sanità' pubblica, l'unica cosa paragonabile e' stato l'Aids".
Il governo americano intensifica i controlli anti-Ebola nei principali aeroporti del Paese. Ogni giorno a circa 150 passeggeri provenienti da nazioni a rischio verra' misurata la temperatura con un termometro a sensore in modo da evitare qualsiasi contatto con la persona. Tuttavia gli ufficiali addetti ai controlli si aspettano diversi falsi allarmi, perche' la malaria ha gli stessi sintomi. "Ci aspettiamo di trovare dei passeggeri con febbre - ha detto Tom Frieden direttore del Centro per il controllo delle malattie (Cdc) - e questo provochera' ovviamente delle preoccupazioni negli aeroporti". A New York c'e' stato un falso allarme Ebola quando un uomo e' stato ricoverato con sospetti sintomi. Un 31/enne originario di Harlem, che di recente ha fatto un viaggio in Nigeria, e' arrivato in ambulanza in uno degli ospedali attrezzati per fronteggiare il virus dopo aver manifestato febbre, vomito e diarrea. E' stato dimesso dopo gli opportuni esami. Nel tentativo di bloccare il virus all'origine, l'amministrazione Obama sta costruendo centri medici in Liberia ed e' pronto sta mandando circa 4/mila soldati in Africa occidentale per aiutare nella crisi ebola. "Abbiamo risorse come nessun altro - ha detto il presidente Obama - i nostri soldati stanno costruendo strutture al momento inesistenti per facilitare il trasferimento di personale e equipaggiamenti medici".
Onu; Unmeer, virus non e' condanna a morte - "Ebola non e' una condanna a morte": lo ha affermato la missione Onu per l'emergenza del virus (Unmeer), precisando che "cure precoci significano una migliore possibilita' di sopravvivenza".
Sono peggiorate le condizioni di Teresa Romero, l'infermiera ausiliare di 44 anni positiva all'ebola, ricoverata al Carlo III-La Paz, secondo quanto ha confermato oggi la vicedirettrice generale dell'ospedale, Yolanda Fuentes, in dichiarazioni ai media. "Le condizioni sono peggiorate, ma per espresso desiderio della paziente non possiamo dare notizie sulla sua situazione clinica", ha detto la Fuentes. In mattinata José Ramon Romero, il fratello della contagiata, intervistato dalla radio aveva detto che: "Teresa è peggiorata ed è stata intubata". La vicedirettrice dell'ospedale Carlo III-La Paz ha riferito che un altro infermiere ausiliare "a rischio di esposizione, che è stato ricoverato in isolamento questa mattina, anche se non presenta sintomi della malattia". Salgono così a sette i ricoverati nel nosocomio sotto osservazione.
Oltre al caso accertato dell'infermiera spagnola, a Madrid ci sono sei casi sospetti di Ebola. L'ultimo bilancio dell'ospedale Carlo III di Madrid parla, al momento, di sette persone ricoverate, tra cui il caso dell'infermiera già accertato. "Questa sera (ieri, ndr) abbiamo accolto due medici e un'infermiera", ha dichiarato un portavoce. I due medici erano stati a contatto con la paziente contagiata, che aveva assistito i due religiosi spagnoli che avevano contratto il virus in Africa, morti rispettivamente il 12 agosto e il 25 settembr
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