Il buco vertiginoso che “aleggia” sui conti della Regione continua a tener banco nei Palazzi della politica e rende sempre più credibile l’ipotesi del commissariamento per l’impossibilità di chiudere il bilancio preventivo, anche se, per ottenerlo occorre una delibera del Consiglio dei ministri avallata da entrambe le camere. Ipotesi ancora più credibile se si considera che le procedure per lo scioglimento dell’Ars e il commissariamento della Regione non potranno essere avviate prima del prossimo mese di maggio, quando i 90 inquilini di Sala d’Ercole avranno già maturato il diritto al vitalizio per l’intera legislatura. Per valutare la situazione, e studiare il modo per fare arrivare nelle casse della Regione il minimo necessario a far fronte alle incombenze più urgenti, è atteso a Palermo il sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, braccio destro del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Al momento mancano un miliardo e seicento milioni, non reperibili con le solite manovre di assestamento, per cui, senza l’aiuto romano scioglimento e commissariamento sarebbero inevitabili. C’è, però, da ricordare che con nuove elezioni, visto che i deputati da eleggere non saranno più novanta, ma settanta, per cui sono in molti a temere che la loro avventura parlamentare potrebbe concludersi con questa legislatura. E quanti temono di non essere rieletti, seppure schierati fra gli oppositori, dichiarati o meno poco importa, potrebbero ammorbidire il proprio atteggiamento. La settimana prossima, infatti, si discuteranno le mozioni di censura per gli assessori Nelli Scilabra e Linda Vancheri. E se fossero approvate potrebbero aprire la strada alla mozione di sfiducia per il presidente della Regione Crocetta, mandando tutti a casa anticipatamente. Le insistenti voci sul possibile commissariamento della Regione, pertanto, stando ad alcuni osservatori politici, potrebbero anche essere una “furbata” per evitare la cacciata del governo in carica e lo scioglimento anticipato dell’Ars. «Assistiamo da qualche giorno – ha commentato il capogruppo del Pdr-Drs Beppe Picciolo –ad una serie di interventi di esponenti politici riconducibili alla maggioranza che sostiene il presidente Crocetta, che paventano, agitandone lo spettro, il prossimo commissariamento della Regione. Tutto, purtroppo, avviene mentre si potrebbero, evitando nuovi tagli pesanti da parte del Governo centrale, raccogliere i frutti di un’attenta politica di riduzione degli sprechi della sanità, che potrebbe portare, ad esempio, per la prima volta, all’abolizione dei ticket sulle visite specialistiche». «Se c’è un disegno dei “poteri forti” – ha chiosato– affinché questa legislatura regionale venga interrotta anticipatamente, è meglio dirlo con chiarezza e decidersi a far votare la mozione di sfiducia (a noi del Pdr non impensierisce minimamente) apertamente nella naturale sede parlamentare ».
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