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Ebola, muore in Germania
dipendente dell'Onu

Un'altra vittima di Ebola, stavolta in Germania. Un dipendente africano dell'Onu, portato a Lipsia dalla Liberia e contagiato da Ebola, è morto la notte scorsa, segnando il primo decesso nel Paese: come riferisce l'agenzia tedesca Dpa citando fonti sanitarie ufficiali. L'uomo, di 56 anni, è morto in un ospedale della città dell'est della Germania, precisa l'ospedale citato dalla Dpa. Si tratta del terzo contagiato dall'Ebola ricoverato in Germania (un secondo viene curato a Francoforte sul Meno mentre un terzo era stato dimesso da un ospedale di Amburgo dopo cinque settimane di cure). La vittima, un sudanese, era stato trasportato al "Klinikum St. Georg" di Lipsia con un volo speciale giovedì scorso e le sue condizioni erano state subito definite "altamente critiche sebbene stabili". L'uomo era stato posto in una struttura di isolamento speciale del Reparto malattie infettive e tropicali. Secondo l'ospedale, precisa l'agenzia tedesca, non sussistono pericoli di infezione per altri pazienti o visitatori.

A Dallas, identificata altra persona a rischio "Abbiamo identificato una persona a rischio per il contatto avuto con la infermiera contagiata al Presbyterian Health Hospital di Dallas": lo ha detto il direttore dei Cdc, Tom Frieden. Se il contagio "fosse avvenuto in isolamento - ha aggiunto - c'e' il pericolo di altri contagi"

Psicosi ebola a Roma. Un immigrato somalo era stato trasportato all'Umberto I a Roma con il sospetto che potesse essere infetto dal virus Ebola ma in realtà ha avuto un attacco di epilessia. I primi accertamenti medici al nosocomio romano hanno escluso il contagio da Ebola. L'Umberto I è uno dei tre ospedali romani, assieme allo Spallanzani e al Gemelli, di riferimento per le malattie infettive. L'allarme è scattato quando l'immigrato all'Ufficio Immigrazione della Questure ha avuto un malore: aveva la febbre, era sudato e perdeva sangue dal naso.

"Il paziente K.D. ricoverato presso il reparto di malattie infettive del Policlinico Umberto I non risulta affetto da alcuna patologia infettiva trasmissibile, la diagnosi è relativa ad una crisi epilettica". Lo afferma in una nota la Regione Lazio. "Si sottolinea ancora una volta la necessità di affrontare notizie di questo tipo con una raddoppiata dose di cautela", conclude al nota.

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