"Al momento potrebbero esserci in Africa virus più facili da trasmettere di Ebola, ma nessuno ha la capacità di quest'ultimo di uccidere un paziente infetto". L'ha detto il professor Robert Gallo - immunologo e virologo statunitense, noto soprattutto per aver scoperto nel 1983 il virus Hiv - all'Università di Messina dove ha ricevuto il premio Bonino Pulejo dalla omonima fondazione. "Pericolose - ha aggiunto Gallo - potrebbero essere le varianti di Ebola diffuse per via area, che avrebbero la stessa resistenza all'intervento terapeutico dell'uomo. Al momento non ci sono però virus più potenti di Ebola in Africa". Sulla possibilità di contrarre il virus in Europa, Gallo ha spiegato che "ci sono rischi dappertutto, perché la gente viaggia molto di più rispetto al passato; tuttavia, quella che maggiormente a rischio a rischio è l'Africa equatoriale. Aver paura non serve, si deve cercare di agire subito. Si devono isolare i casi gravi e intervenire con precauzione. Si deve fare di più per la terapia, la prevenzione e la ricerca e per questo può fare molto il ministro Lorenzin anche attraverso la collaborazione con il nostro Istituto internazionale di virologia umana". Gallo ha poi fatto un confronto tra Aids e Ebola: "Ci sono cose in comune, entrambi sono virus che vengono dall'Africa solo che dell'Aids sapevamo molto poco mentre di Ebola sappiamo tutto. Ebola è più aggressivo, ma se curato va via subito, l'Hiv ti accompagna tutta la vita".
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