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S.Teodoro e Cesarò piangono i tre lavoratori uccisi dal Tir

Cesarò e San Teodoro, due comuni  in provincia di Messina, sprofondati nella tragedia. Erano originari dei due comuni dei Nebrodi i tre operai morti e i due gravemente feriti nell’incidente avvenuto ieri pomeriggio sull’autostrada Siracusa-Catania.  Tutti operai della ditta Covir  stavano effettuando lavori di manutenzione stradale sulla corsia d'emergenza quando un Tir li ha falciati. Il conducente non si è accorto degli operai sul ciglio dell’autostrada, a ridosso della galleria; è piombato su di loro a tutta velocità, travolgendoli e trascinandoli per decine di metri.  Nell’impatto sono morti sul colpo Giuseppe Leanza, 45 anni di San Teodoro, Salvatore Cristaudo e Silvestro Cerro, rispettivamente di 48 e 57 anni entrambi di Cesarò; All’ospedale Cannizzaro di Catania è ricoverato Antonio Spadaro, 36 anni pure lui di Cesarò. Le sue condizioni sono stabili, ma restano gravi. Spadaro ha riportato lesioni multiple da schiacciamento alle gambe ed è stato operato da un’èquipe di ortopedici, chirurghi vascolari e plastici. Il difficile intervento si è protratto nella notte. Dalle prime ore della giornata l’operaio si trova in osservazione, costantemente monitorato in attesa di essere ricoverato in Rianimazione. Sotto choc  il titolare dell’impresa Calogero Virzì, 45 anni di Cesarò ricoverato all’ospedale di Augusta che ha visto i compagni di lavoro finire sotto le ruote del TIR. Intanto Cesarò e San Teodoro i due centri distanti fra di loro appena un chilometro e mezzo,  piangono la morte di tre operai stimati e benvoluti da tutti. Silvestro Cerro aveva lavorato per una vita   in quell’impresa e fra poco sarebbe andato in pensione. Lascia la moglie, tre figli e i nipoti. Salvo Cristaudo era sposato ed aveva due figli così come Giuseppe Lanza. I rispettivi sindaci attendono l’arrivo delle salme per disporre il lutto cittadino in occasione dei funerali. Intanto sarà l’inchiesta giudiziaria, avviata dalla Procura di Siracusa, a far luce sulle cause dell’incidente. Quel che è certo è che il camionista, un ragusano di 56 anni, non era sotto effetto di sostanze alcoliche come emerso dai primi esami. L’uomo, indagato per omicidio colposo plurimo, non si è proprio accorto della presenza della squadra di operai e l’ha travolta come fossero birilli. Un tragico errore umano costato tre vite innocenti.

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