Sono tre i poliziotti feriti a Torino per lo scoppio di alcune bombe carta. Un operatore ha riportato ferite alla gamba ed è stato accompagnato in un nosocomio cittadino per le cure del caso. Altri due operatori hanno riportato ferite ad un piede ed a una gamba. E' questo un primo bilancio dei tafferugli avvenuti alla manifestazione regionale organizzato dalla Fiom contro la riforma del lavoro. La polizia, per neutralizzare l'azione di alcuni manifestanti ha esploso i lacrimogeni dopo che grossi petardi erano stati lanciati dai dimostranti in piazza Castello. Il grosso dei partecipanti al corteo degli studenti, si è ormai allontanato. In piazza stazionano alcune decine di antagonisti.
Un gruppo "di circa 300 antagonisti, di varia estrazione" ha "attaccato le forze di polizia schierate a protezione dei luoghi in cui si svolgerà nel pomeriggio il vertice internazionale" dei ministri del Lavoro e del Welfare ed ha "effettuato un fittissimo lancio di sanpietrini, bulloni, grossi petardi, per cui è stato necessario il lancio di alcuni lacrimogeni per disperdere i violenti". E' la ricostruzione fatta dalla Questura di Torino degli scontri in piazza Castello.
Fiom: 'Eccesso da parte delle forze dell'ordine'
Abbiamo avuto una netta percezione che ci sia stato un eccesso di reazione da parte delle forze dell'ordine, in particolare quando sono stati lanciati lacrimogeni in direzione del palco. Ho chiesto al questore un incontro, già oggi, per farglielo presente". Così il segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono, sulle tensioni di oggi a Torino. "Il numero delle persone coinvolte nei disordini - ha aggiunto Bellono - era irrisorio: 50 o 100 al massimo, di fronte a migliaia di lavoratori. Siamo in una fase in cui ci saranno molte iniziative sindacali, è necessario che si gestiscano nel modo migliore possibile". Al corteo, cui hanno preso parte con il segretario generale Maurizio Landini migliaia di lavoratori, era partito dalla stazione di Porta Susa e per raggiungere piazza Castello, dove nel pomeriggio inizia il vertice europeo sul lavoro. Al corteo si è accodata la manifestazione di studenti e attivisti dei centri sociali, circa 250 persone, che protestano contro il vertice europeo. "Dico a chi in fondo alla piazza scioccamente va contro le forze dell'ordine che noi dobbiamo unire e non dividere il Paese". Lo ha detto Maurizio Landini prendendo la parola sul palco per chiudere la manifestazione della Fiom