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Paolo VI beato
La festa il 26 settembre

Papa Paolo VI è stato proclamato beato. Papa Francesco, nella messa in Piazza San Pietro, ha pronunciato la formula della beatificazione. La festa del nuovo beato sarà il 26 settembre di ogni anno, data di nascita di Giovanni Battista Montini.

Dopo la rituale "domanda" di beatificazione formulata dal vescovo di Brescia mons. Luciano Monari, e dopo la biografia di Paolo VI letta dal postulatore della causa, padre Antonio Marrazzo, papa Francesco ha pronunciato la formula ufficiale, in latino: "Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Luciano Monari, Vescovo di Brescia, di molti altri Fratelli nell'Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio Paolo VI, papa, d'ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa, nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni anno il 26 settembre. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo".

"In questa umiltà risplende la grandezza del Beato Paolo VI che, mentre si profilava una società secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante - e talvolta in solitudine - il timone della barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore". Lo ha detto papa Francesco nell'omelia della messa per la beatificazione di Paolo VI, dopo aver citato brani del diario personale del "grande timoniere del Concilio" all'indomani della chiusura dell'Assise conciliare.

"Nei confronti di questo grande Papa, di questo coraggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera e importante: grazie!", ha detto il Papa, con parole accolte da un applauso. "Grazie nostro caro e amato Papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa!", ha aggiunto. "Paolo VI ha saputo davvero dare a Dio quello che è di Dio dedicando tutta la propria vita all''impegno sacro, solenne e gravissimo: quello di continuare nel tempo e di dilatare sulla terra la missione di Cristo' - ha concluso il Pontefice, citando il discorso di incoronazione di Montini e quindi l'enciclica Ecclesiam suam -, amando la Chiesa e guidando la Chiesa perché fosse 'nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza'".

Fu proprio Paolo VI, nel 1977, a nominare Joseph Ratzinger arcivescovo di Monaco e Frisinga e a crearlo cardinale. Presenti in Piazza San Pietro anche gli altri due cardinali ancora viventi nominati da Paolo VI: il brasiliano Paulo Evaristo Arns e l'americano William Wakefield Baum. Concelebrano inoltre la liturgia con papa Francesco il card. Peter Erdo, relatore generale del Sinodo, mons. Luciano Monari, vescovo di Brescia, i cardinali Giovanni Battista Re, prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, Angelo Scola, arcivescovo di Milano, Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente delegato al Sinodo, Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida e presidente delegato al Sinodo, Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e anch'egli presidente delegato al Sinodo, Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, e mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e segretario speciale del Sinodo. Insieme a loro concelebrano i cardinali, i vescovi e i sacerdoti presenti. La messa, presieduta dal Pontefice sul sagrato di San Pietro dinanzi a decine di migliaia di fedeli, è trasmessa in diretta a Milano, l'ex arcidiocesi di Montini, su un megaschermo nella Galleria.

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