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" Impegno riforme ok
ora scatto in più "

Oggi il parlamento Ue ha votato per la nuova commissione che partirà" nei prossimi giorni: e il consiglio di domani sarà del "già e del non ancora", con al centro "temi importanti, dalla situazione economica a quelle internazionali fino alla questione climatica e energetica, ma lo faremo con soggetti che tra qualche settimana avranno visto terminato il loro compito", ha detto Renzi alla Camera.

"E' evidente che il tema dei 300 mld di investimenti, che per noi sono un grande elemento di novità" sarà nel comunicato, "nel draft" finale del Vertice Ue che "sarà approvato venerdì" ma "è evidente che la definizione e la declinazione di questi investimenti saranno assenti dal dibattito sin che Juncker non assumerà" il "proprio incarico": possiamo "limitarci a inserire la dizione 'addizionali'" ma non ancora in grado di "declinarli". 

"L'Italia si presenta a questo vertice" europeo avendo "mantenuto l'impegno ad aprire alcuni cantieri di riforma credibile", ha spiegato il presidente del Consiglio. "Ma - aggiunge - ha bisogno di uno scatto in più: la consapevolezza di ciò che siamo e rappresentiamo".

"Il passo in avanti" compiuto in Ue "è indubitabile". E dovrà "concretizzarsi nelle scelte" della commissione guidata da Juncker. "Saremo inflessibili nel Parlamento europeo ma anche attenti e gelosi custodi del valore della scommessa di Juncker nel Consiglio europeo", ha spiegato Renzi.

"L'Europa o sarà una comunità o non non sarà. Perché se deve diventare una somma di burocrazie, ne abbiamo a sufficienza a casa nostra per innamorarci di altri approcci burocratici". 

Per il premier Renzi "mentre il mondo rallenta ma continua a crescere, l'eurozona ed in particolare l'Italia ancora soffrono le conseguenze di una linea politica che in questi anni ha privilegiato il rigore e l'austerity rispetto alla crescita". 

Il Senato dà il via libera alla risoluzione della maggioranza, a prima firma Luigi Zanda (Pd), con la quale si approvano le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri relative alla riunione dei capi di Stato e di governo (Consiglio europeo) del 23 e 24 ottobre a Bruxelles. Il documento passa con 152 sì, 107 no e 4 astenuti.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto stamani al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, con il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, il ministro dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Gianluca Galletti, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, i sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio e Sandro Gozi, il Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio Armando Varricchio, intrattenendoli a colazione. "Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i principali temi del prossimo Consiglio Europeo di Bruxelles".

L'Aula del Senato approva anche la risoluzione del leghista Roberto Calderoli sulle dichiarazioni di Renzi in vista del consiglio europeo con 223 sì, 6 no e 43 astenuti. Più di quanto abbia preso quella della maggioranza: 152 sì, 107 no e 4 astenuti.

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