Aveva precedenti penali sia in Quebec sia in British Columbia Michael Zehaf-Bibeau, l'uomo di 32 anni che ha aperto il fuoco. Documenti giudiziari ottenuti dall'emittente Cbc News indicano infatti che Zehaf-Bibeau, canadese convertito all'Islam, era stato condannato in passato in Quebec a 60 giorni di reclusione per possesso di stupefacenti (nel 2004). Mentre più di recente, nel 2011, aveva scontato un altro giorno di prigione, questa volta in British Columbia, per minacce durante una rapina a Vancouver. Secondo documenti di un tribunale del Quebec risalenti al 2004, Zehaf-Bibeau viveva all'epoca a Montreal, dove tuttora tuttora sua madre - Susan Bibeau - che è dipendente del governo federale. Sempre secondo la Cbc News, l'uomo è cresciuto a Laval, a nord di Montreal. I media canadesi confermano inoltre che i servizi segreti gli avevano confiscato a luglio il passaporto, considerandolo dopo la conversione "un viaggiatore ad alto rischio". L'uomo è stato freddato da una guardia, Kevin Vickers, all'interno del Parlamento, a pochi metri dalle aule dove in quel momento i deputati del Partito conservatore del premier Stephen Harper e dell'opposizione stavano discutendo come far fronte alla crescente minaccia del terrorismo nel Paese.
"Saremo vigili contro coloro che cercano di farci del male. Non saremo mai intimiditi, manterremo il Canada sicuro", ha detto il premier canadese Stephen Harper, parlando alla nazione in seguito alla sparatoria di Ottawa, un attacco al cuore dello Stato, forse di matrice jihadista, come mai accaduto in Canada. Ad essere presa di mira è stata la sede del Parlamento federale, ad Ottawa, al cui interno sono stati esplosi diversi colpi d'arma da fuoco. Mentre all'esterno, davanti al National War Memorial, un soldato di guardia è stato colpito ed ucciso.
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