Lunedì 23 Dicembre 2024

Lettera Ue, duello
Renzi-Barroso

"Stiamo discutendo di uno o due miliardi di differenza, possiamo metterli anche domattina", "corrispondono ad un piccolissimo sforzo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, arrivando a Bruxelles per il vertice europeo, riguardo la lettera Ue sulla manovra. "E' finito il tempo delle lettere segrete", ha detto ancora Renzi rispondendo al presidente della Commissione Barroso che si era detto contrario alla pubblicazione da parte italiana della lettera inviata dalla Ue sulla manovra. "E' il momento della trasparenza e della chiarezza", ha aggiunto Renzi.

"Pubblicheremo non solo la lettera" inviata dall'Ue, "ma tutti i dati economici di quanto si spende in questi palazzi, sarà molto divertente", così il premier entrando al Justus Lipsus, sede del vertice europeo.

E' giunta a Roma la lettera sulla legge di stabilità della Commissione europea. "Il Governo italiano risponderà alla richiesta di chiarimento entro domani". Lo rende noto il Ministero dell'Economia.

Sono due i punti che il commissario Ue, Jyrki Katainen chiede all'Italia di spiegare: ''perchè l'Italia programma di non rispettare il patto di stabilità nel 2015'' e ''come assicurerà un pieno rispetto degli obblighi della politica di bilancio nel 2015''. E' quanto riporta la lettera inviata dall'Ue sulla legge di Stabilità italiana.

''Dall'analisi preliminare, sulla base dei conti degli uffici tecnici della Commissione Ue, l'Italia programma una significativa deviazione dagli aggiustamenti richiesti per centrare l'obiettivi di medio termine (il pareggio ndr) nel 2015''. E' quanto rileva il commissario Jyrki Katainen nella lettera all'Italia.

''La Commissione intende continuare il dialogo costruttivo con l'Italia per arrivare alla valutazione finale'' della manovra e ''gradirebbe il vostro punto di vista non appena possibile e preferibilmente entro il 24 ottobre''. Questo ''per consentirci di tener conto delle valutazioni italiane nella prossima fase''. Si legge nella lettera.

La lettera inviata all'Italia "non pregiudica il risultato dell'analisi della Commissione": ha ribadito il portavoce del commissario Katainen, spiegando anche che rientra nell'ambito di un "processo in corso, con discussioni che proseguono".

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