È giallo su un incendio doloso appiccato la scorsa notte all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Ignoti, che le forze dell'ordine stanno cercando adesso di identificare, si sono introdotti all'interno dei locali del Pronto soccorso e hanno dato fuoco ad alcuni ambienti del presidio di contrada Sirina. Tragedia sfiorata, dunque, perché le fiamme sono state appiccate in un locale prossimo alla zona di accoglienza dei degenti. Non si conosce la ragione di questo gesto, ma gli inquirenti hanno già alcuni sospetti, che stanno verificando. Provvidenziale si è rivelato, per scongiurare il peggio, l'intervento immediato del personale sanitario. Tra l'altro nei pressi del punto dove è stato acceso l'incendio si trova l'archivio del complesso ospedaliero. Cartelle cliniche, certificati e documentazione varia, sono raccolte in un enorme deposito ubicato proprio in corrispondenza del corridoio dove sono state appiccate le fiamme. Ma, per fortuna, i danni che si sono registrati non sono stati tali da danneggiare l’archivio, solo sfiorato dal rogo. Gli addetti ai lavori, come detto, si sono prontamente attivati con encomiabile rapidità e sono riusciti ad evitare il peggio intervenendo sul cartone usato per il rogo. L'inquietante episodio verificatosi ha riportato, inevitabilmente, in primo piano la questione della sicurezza all'ospedale “San Vincenzo”, specialmente nelle ore notturne. Il primario del Pronto Soccorso, Mauro Passalacqua, in questi anni, ha auspicato a più riprese una maggiore sicurezza nei locali di un reparto che fa registrare in tutti i periodi dell'anno e a tutte le ore, un’enorme affluenza di persone provenienti non soltanto dal comprensorio di Taormina, ma anche da più lontano. Nei giorni scorsi, alcuni medici in servizio a quanto pare sarebbero stati aggrediti da balordi e in più di una circostanza anche le forze dell'ordine hanno dovuto fronteggiare situazioni difficile non senza difficoltà prima di riuscire a riportare la calma. Si era parlato in passato della possibile istituzione di un presidio fisso a tutela del reparto ma tale ipotesi non si è mai concretizzata. Le difficoltà erano state superate o quantomeno limitate poi con la presenza, per alcuni mesi, dei vigilantes privati, con i quali si era avuta una fase di maggiore serenità. Poi anche a causa di difficoltà economiche dell'azienda tale servizio di vigilanza è stato tolto e la problematica a questo punto si è riproposta. C'è bisogno di garantire la sicurezza del personale medico e degli utenti stessi che si trovano nell’ospedale e che rischiano di trovarsi esposti alle intemperanze di malintenzionati che più di una volta hanno preso di mira il Pronto Soccorso. In questa circostanza per fortuna i danni registratisi sono stati limitati ma è fondamentale trovare una soluzione perché episodi come quello della scorsa notte non si verifichino più.