Prima celebrazione al cimitero di Rossano, in occasione della commemorazione dei defunti, del nuovo Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano, che ha presieduto l’eucaristia concelebrata dai sacerdoti della locale vicaria. Presenti alla celebrazione il sindaco Giuseppe Antoniotti e le altre autorità civili e militari. “Perché la nostra preghiera sia autentica – ha ribadito il presule all’inizio – è necessaria la conversione del nostro cuore”. “Entrare nel cimitero – ha continuato nell’omelia - ci richiama volti, persone e atti di vita che abbiamo attraversato”. Poi la sottolineatura dell’arcivescovo riguardo l’importanza della preghiera “perché coloro i quali sono chiusi nel loro egoismo si aprano all’amore di Dio”. L’obiettivo di ogni cristiano, per la guida della chiesa rossanese, deve essere quello di “entrare nel cuore di Dio”. Il tale prospettiva – ha aggiunto – “il percorso della nostra vita deve condurre a stare con Gesù”. Tanti sono per Satriano i fenomeni negativi “che potrebbero essere debellati dal nostro tendere la mano” piuttosto che cercare la vita comoda, il lusso, spesso svendendo la nostra stessa vita”. “Bisogna credere - ha continuato – nella preghiera incessante, per aprire i cuori più induriti alla misericordia di Dio. Prendiamo dall’esperienza di questa giornata tutta la Grazia per poter rialzarci nella speranza che i nostri morti vivono alla presenza di Dio”. Chiudendo l’arcivescovo ha argomentato circa il rapporto sacerdoti- religiosi e laici, concludendo: “aiutiamoci e sosteniamoci nel cammino verso la patria celeste”.
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