Il Dipartimento regionale per i rifiuti non ha ancora indicato ai 90 comuni rimasti “orfani” della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, tra cui Messina, Barcellona e Milazzo (circa 80 solo in provincia di Messina), i nuovi invasi dell’isola nei quali conferire le 700 tonnellate quotidiane di immondizia che si stanno accumulando ai margini di strade e piazze delle nostre citta (già due giorni di stop, il totale fa 1400 tonnellate e oggi sarà il terzo giorno). Ieri, il sindaco Maria Teresa Collica, anche nella qualità di presidente della “Srr Area metropolitana”, è rimasta fino a tarda sera in stretto contatto con il comitato di crisi istituito al Dipartimento regionale per sollecitare l’assegnazione di una discarica idonea verso la quale iniziare a trasportare i rifiuti. Come è stato spiegato allo stesso sindaco avranno priorità i centrimaggiori e gradatamente fino ai paesi con pochi abitanti. Barcellona e Milazzo dovrebbero essere, dopo il capoluogo, tra i primi comuni a beneficiare dell’ordinanza regionale che autorizza il trasporto fuori provincia dei rifiuti. Tuttavia a Palazzo Longano non mancano le preoccupazioni, non soltanto per i costi che si dovranno sostenere, ma anche perché in pochi giorni – forse ci vorrà più di qualche settimana – dovrà essere approntata una “stazione di trasferenza” che dovrà servire a travasare i rifiuti dagli autocompattatori agli scarrabili che dovranno essere trasportati con autotreni nella discarica che sarà assegnata. Il Comune di Barcellona ha chiesto di poter conferire nell’impianto di Siculiana in provincia di Agrigento, località distante da Barcellona 289 km. Una distanza tale non potrebbe essere colmata, anche perché dispendioso sia economicamente che in termini di tempi di percorribilità, dai normali autocompattatori utilizzati per la raccolta dei rifiuti. Gli scarrabili da associare agli autotreni invece consentirebbero in un unico trasporto l’intero carico giornaliero di rifiuti da smaltire. Non è un caso che il Comune di Barcellona stia cercando soluzioni alternative a quelle proposte per il trasporto dalla “Dusty” che ha preventivato circa 191 mila euro al mese otre Iva. Senza considerare che per ogni tonnellata da conferire a Siculiana il Comune dovrebbe pagare una somma che oscilla da un minimo di 64 euro che lievita a 67 per l’aggiunta dell'equo indennizzo che spetta al Comune agrigentino. Infatti sul mercato ci sarebbero imprese di trasporto specializzate nel trasferimento di grandi quantitativi di rifiuti disposte a mettere in campo autotreni con scarrabili capienti ad un prezzo inferiore da quello praticato dalla Dusty. La stessa impresa potrebbe fornire la “stazione di trasferenza” munita di pesa. Qualunque sia la scelta del gestore la lotta è contro il tempo anche perché saranno necessari ancora giorni prima che tutto sia predisposto con l’atto finale dell’ordinanza contingibile ed urgente che il sindaco Maria Teresa Collica sarebbe pronta a firmare non appena si conoscerà la località da raggiungere per conferire la spazzatura che da ieri ha cominciato a tracimare dai cassonetti. Infatti da ieri è stata sospesa la raccolta del materiale indifferenziato e sollecitati i cittadini ad incrementare la differenziata il cui ritiro non sarà interrotto per nessuna ragione. Il vicesindaco e assessore alla sanità Giuseppe Saija, col supporto tecnico del dirigente ing. Salvatore Torre, hanno diramato comunicati in tal senso.