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No all’elettrodotto Terna, ma a chiederlo sono in pochi

 Dal contestato pilone 36 al cuore di Saponara, piazza Matrice, per dire no all’elettrodotto Terna e a ogni forma di «inquinamento che attanaglia in una morsa il comprensorio Villafranca- Milazzo e coinvolgere nella lotta per la tutela della salute e del paesaggio i cittadini». È il tragitto del corteo di protesta pacifico organizzato dai comitati territoriali che si oppongono alla realizzazione dell’Elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”, in collaborazione con i meet up locali del “Movimento 5 Stelle”e cui hanno preso parte diverse associazioni del comprensorio che, da anni, si battono contro l’inquinamento sulla fascia tirrenica messinese. Diversi gli attivisti presenti nel corteo: da Rossana Giacobbe, animatrice del comitato “No Terna di Saponara” a Maurizio Scapari, coordinatore della protesa contro il pilone 24 di Venetico, a Peppe Maimone del Coordinamento ambientale Milazzo-Valle del Mela, all’avvocato Nino La Rosa dell’associazione “I Cittadini” di Villafranca Tirrena. Presente anche la parlamentare regionaleM5S Valentina Zafarana. Tiepida la risposta dei cittadini, assenti le istituzioni: «La costituzione - ha affermato l’esponente “Grillina”- ha nei suoi princìpi fondamentali la difesa del paesaggio e della salute. Oggi solo voi cittadini state difendendo la Costituzione, perché la politica odierna non è strutturata su ideali di valori orientati al bene comune». Il professor Scarpari, invece, ha incitato i presenti a non demordere, perché in altre parti d’Italia, come in Veneto, Terna è stata bloccata nella realizzazione dell’elettrodotto “Dolo- Camin”, grazie alla sollevazione non solo della popolazione, ma delle amministrazioni locali e del governatore Luca Zaia.

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