Nuova allerta maltempo: oggi criticità rossa per rischio idrogeologico in Liguria e Toscana, arancione in Piemonte. Tante scuole resteranno chiuse. Popolazione esasperata a Carrara, dove continuano le proteste: occupata la sala di rappresentanza del Comune.
Dopo i forti temporali che si sono scatenati su Genova tra le 22,30 e mezzanotte e l'esondazione dei rii San Pietro e Veilino, a Cornigliano e Staglieno, che hanno determinato alcuni allagamenti di abitazioni già sfollate, fondi e scantinati, l'intensità della pioggia è diminuita. "I punti critici sono tutti monitorati - ha detto l'assessore alla protezione civile del comune di Genova Gianni Crivello che si trova al Coc del Comune riunito da ieri sera -, il Bisagno resta negli argini. La situazione per il momento è sotto controllo". L'allerta 2 permarrà fino alla mezzanotte.
Non c'è il tempo di spalare il fango e fare la conta dei danni dell'esondazione del torrente Carrione, che a Carrara arriva una nuova allerta meteo. Il sindaco Angelo Zubbani ha firmato un'ordinanza per evacuare tutti i piani terra della 'zona rossa' di Marina di Carrara.
La protezione civile ha diffuso un avviso che prevede "precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia, oltre che su Liguria, Piemonte, Emilia Romagna e Sardegna". E' quindi scattata per domani la "criticità rossa per rischio idrogeologico sul Levante ligure e in Toscana, sul bacino del Magra, la Versilia e le isole dell'arcipelago toscano". Alla luce di ciò, le scuole resteranno chiuse in diversi comuni della Liguria e, in Toscana, in quelli della Versilia, in molti dell'Isola D'Elba e in quasi tutta la provincia di Massa Carrara. In Liguria sono previsti temporali e venti forti con raffiche di burrasca. Potrebbero tornare le 'celle' temporalesche stazionarie che hanno dato il via all'alluvione del 9 ottobre.
A Carrara le 300 persone che hanno occupato un ponte erano marmisti delle ditte alluvionate: chiedono che le istituzioni mettano le loro aziende in condizione di riaprire, in particolar modo costruendo una strada temporanea per raggiungere quelle ancora isolate. Altre 400 persone si sono invece riunite nella sala del municipio occupata da ieri per protestare contro il sindaco, Angelo Zubbani. "Non ha vigilato sull'esecuzione dei lavori agli argini - ha spiegato uno dei portavoce della protesta, Alessandro Della Malva - ed è complice delle politiche che hanno portato al dissesto del territorio".
L'occupazione della sala di rappresentanza del Municipio continuerà, senza però bloccare l'attività amministrativa e degli uffici. "Continueremo finché la giunta non si sarà dimessa - ha detto Della Malva - Il nostro è e resterà un presidio civile". "Abbiamo il dovere di sentire e far nostro il disagio dei cittadini - ha scritto su facebook il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - La gente è esasperata ed ha ragione. A Carrara non è crollato solo l'argine del Carrione, ma si è aperta una crepa profonda nella credibilità dello Stato". (ANSA)
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