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Operai "liberano"
autosole dopo protesta

Tolto il blocco all'Autosole all'altezza di Orte creato da diverse centinaia di operai dell'Ast.  Si è creato nell'immediato circa un chilometro di coda, la polizia stradale ha intanto istituito l'uscita obbligatoria in entrambi i sensi di marcia. Ad Attigliano per chi è diretto verso sud e a Magliano Sabina per il traffico in direzione nord. 

Funzionari di polizia stanno cercando di convincere i lavoratori ad allontanarsi. "E' una situazione seria - hanno risposto i manifestanti ai poliziotti - non stiamo a giocare. Non ce ne andiamo".

    Lo sciopero degli operai è in corso da tre settimane e riguarda la vertenza legata al piano industriale dell'azienda che prevede 290 esuberi (141 quelli già usciti dall'azienda con la mobilità volontaria). Oggi in assemblea dei lavoratori si è levato il grido "alziamo il tiro". Claudio Cipolla, della Fiom, ha spiegato che oltre allo sciopero proseguiranno i presidi in atto e nuove iniziative verranno concordate con i sindacati nazionali.

"Il Governo sulle Acciaierie Speciali Terni fa melina, non impegna l'azienda ai suoi doveri e lascia alla ThyssenKrupp il logoramento dei lavoratori. Questo è inaccettabile. Il governo Renzi rischia di fare "chiacchiere", mentre ai lavoratori servono fatti". Lo afferma Giorgio Airaudo, responsabile lavoro di Sel.   "La drammatica situazione delle acciaierie Ast di Terni è anche il frutto delle scelte sbagliate fatte dal governo in questi mesi". Lo afferma il senatore di Sel Peppe De Cristofaro. "Il polo siderurgico di Terni - prosegue De Cristofaro - è di vitale importanza per tutto il Centro-Italia. Il governo, a parole, si rende conto dell'urgenza e della gravità della situazione per i lavoratori e per l'economia del Paese. Nei fatti, invece, si è puntualmente impegnato in tentativi di mediazione sbilanciati a favore del''azienda e non si è adoperato mai per cercare una situazione reale e strutturale, che può essere solo l'impostazione di una politica industriale a sostegno della siderurgia, capace di coniugare le esigenze del lavoro e quelle dell'ambiente e tale da impedire lo smantellamento del polo siderurgico". 

"I lavoratori Ast sono esasperati dall'assenza di certezze, e ora più che mai è necessario un atteggiamento responsabile delle parti per trovare una soluzione rapida, condivisa e definitiva che guardi al futuro", dice il segretario generale dell'Ugl metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, e il segretario nazionale con delega alla siderurgia, Daniele Francescangeli.

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