La villetta è rimasta quasi tutta in piedi, ma sul retro la devastazione è impressionante. La frana dalla collina sovrastante, trascinata da una colata di fango, ha infatti travolto proprio le camere da letto, dove dormivano una ragazzina di 16 anni e il suo nonno acquisito di 70 anni. Non hanno avuto scampo. Inutili i soccorsi - le ruspe sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza la struttura - nel tentativo di strapparli al fango e ai detriti. L'uomo era già morto, la ragazza, colpita da un blocco di cemento dei muri della sua stanza, era ancora viva, ma ha smesso di respirare all'ospedale. A Cerro, piccola frazione di Laveno Mombello (Varese) affacciato sul lago Maggiore, alcuni residenti oggi parlano di una "tragedia annunciata".
E' un luogo incantevole con un panorama mozzafiato, circondato da boschi e verde, meta anche turistica: proprio vicino alla villetta c'è un residence in genere stracolmo di tedeschi. Ma nelle ultime settimane il lago Maggiore con le sue esondazioni ha creato problemi anche qui e alcune strade e piazze sono ancora allagate. La casa dove abitavano le vittime e i tre familiari che si sono salvati era stata costruita negli anni '60, periferia del paese, 500 abitanti. Ma come per tante altre abitazioni che stanno franando per le troppe piogge in Italia, forse il terreno non era dei più adatti. In passato si erano già verificati smottamenti, e la stessa famiglia non aveva nascosto la sua preoccupazione, ma, questa volta, i 600 millimetri di pioggia caduti in questi giorni hanno provocato il disastro.
"Stavo guardando la televisione quando ho sentito un forte boato, sono corsa nell'altra stanza e ho visto mio marito sepolto sotto metri cubi di fango", racconta in lacrime Lia Volpi, moglie di Giorgio Lovati che ieri sera era in casa con i familiari. "E' successo tutto all'improvviso - prosegue stretta ai parenti che oggi l'hanno riaccompagnata sul posto - tutto è durato meno di un minuto". La colata di fango si è staccata dalla collina attorno alle 23.30. In quel momento in casa, nella rispettiva porzione di abitazione, c'erano Giorgio Lovati, la moglie Lia, il figlio Riccardo, la sua nuova compagna dominicana e la figlia di lei, Adriana De Pena Moya. In pochi secondi la frana ha scavalcato una piccola strada e ha raggiunto la villetta, travolgendo la recinzione e poi il muro del lato della casa affacciato sul versante, che è crollato. Gli altri erano nelle camere davanti, ma Giorgio e Adriana si trovavano nelle loro stanze da letto. Forse stavano dormendo, quando il muro è crollato loro addosso e il fango ha invaso il pavimento. Il pensionato, che di mestiere faceva il pescatore, è morto sotto un metro cubo di fango. La nipote acquisita è rimasta schiacciata sotto il grosso blocco di cemento.
Quando i soccorritori l'hanno estratta dalle macerie e dal fango respirava ancora ma non ce l'ha fatta ed è morta poco dopo il ricovero all'ospedale di Cittiglio. Una ragazza che si era ambientata bene in paese, che studiava, allegra, alla mano, come la descrivono tutti. Carabinieri, vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno lavorato per quasi 4 ore, anche a mani nude, per estrarre i corpi, sotto gli occhi dei familiari disperati. Stamattina erano ancora davanti a quel che resta della loro casa. La madre di Adriana è ancora sotto choc e per ore non ha voluto staccarsi dalla figlia morta all'ospedale. Poi è tornata con il compagno per recuperare alcune cose, protetta da altri parenti.
"Giorgio era un mio amico intimo - racconta un pensionato della zona - era cresciuto sul lago e prima che andasse in pensione era uno degli ultimi pescatori rimasti in questa zona". "Ogni volta che piove - spiega un residente - il campo da calcio del residence e la collina si inzuppa di acqua e abbiamo paura. Ci sono già stati smottamenti, ma mai gravi come quello della scorsa notte". Il pm di Varese Giulia Troina ha acquisito la documentazione sui lavori effettuati in passato sulla collina, tutti svolti da privati, anche in vista dell'eventuale apertura di una inchiesta sull'incidente. In mattinata, in una giornata quasi serena dopo giorni di maltempo, sono arrivati davanti alla villetta il sindaco di Laveno Mombello, Graziella Giacon, e il presidente della provincia di Varese, Gunnar Vincenzi. E proprio mentre era in corso un sopralluogo delle autorità sull'area, una massa di terra si è staccata da una collina poco lontano e altre 4 famiglie hanno dovuto lasciare le loro case.