"Tutto il film nasce dal desiderio di condividere con chiunque il ricordo di chi ha conosciuto Lucio Dalla”, così dichiara Mario Sesti autore e regista di “Senza Lucio” film documentario, che ripercorre per immagini e voci la vita professionale e privata del grande autore bolognese.
Prodotto da Erma Films in collaborazione con Erma Production e distribuito da I Wonder Pictures, il film sarà presentato in anteprima al 32° Torino Film Festival il 28 novembre.
Come dice Marco Alemanno nel film: "Sono stato la persona che Lucio ha voluto vicino a sè per tanti anni, non voglio tenere questa esperienza così fortunata chiusa in un cassetto" – sottolinea Sesti e aggiunge -, ma la verità è che, quando è morto, anche tutti noi ci siamo sentiti come se avessimo perso qualcuno che c’era da sempre molto vicino".
Ed è proprio Marco Alemanno a condurre per mano lo spettatore nella vita di Lucio Dalla, autore e musicista ma anche personaggio pubblico che ognuno, almeno a partire dagli anni ’70, sente come mito o compagno di strada, come icona di creatività, ironia e libertà, ma anche un po’ come parte della propria vita e della propria famiglia.
“Il film parte dalla sua assenza, dal vuoto che ha lasciato – continua Sesti – per far sentire a tutti noi quanto ci ha lasciato. Volevo mostrare quanto Lucio Dalla abbia intrecciato, nella sua vita, una fitta rete di relazioni, lasciando un segno indelebile in ognuno”.
Tanti gli amici di una vita che hanno regalato al film il personale ritratto del grande artista bolognese: Piera Degli Esposti, Renzo Arbore, Antonio Forcellino, Peppe e Toni Servillo, Stefano Di Battista e i Marta sui Tubi. Ma anche star internazionali come Charles Aznavour o PaoloNutini; attori e autori di cinema con cui ha lavorato come John Turturro, i fratelli Taviani, Isabella Rossellini; teologi come Enzo Bianchi, artisti come Luigi Ontani e Mimmo Paladino.
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