I lavori di rifacimento del ponte sul tragitto di Sant’Angelo – Momena, sono necessari alla messa in sicurezza della strada che attraversa il torrente Fellino, consentendone il deflusso delle acque sottostanti. Il progetto, che rientra nell’ambito della più ampia programmazione di riqualificazione, prevista dai Progetti integrati di Sviluppo Urbano (PISU), mira proprio a garantire l’incolumità della collettività. È sotto gli occhi di tutti il caro prezzo pagato da alcune aree della nostra Penisola e anche della nostra Regione, a causa di una gestione irrazionale del territorio che ha portato a conseguenze disastrose. Per questo, è impensabile quanto assurdo pensare ad un percorso alternativo che dovrebbe realizzarsi sulla spiaggia e che, quindi passerebbe alla foce di un torrente. È quanto fanno sapere gli Uffici comunali, rispondendo all’appello dei residenti del quartiere di Sant’Angelo – Momena, apparso stamani su alcuni quotidiani locali. Il problema della fragilità del nostro territorio – continuano - e dell’esposizione al rischio di frane e alluvioni riguarda molte aree della Penisola. Le aree a rischio idrogeologico comportano ogni anno un bilancio economico pesantissimo, intollerabile quando è pagato con la vita, come abbiamo visto, purtroppo, negli ultimi gravi fatti di cronaca che hanno coinvolto la Liguria. In un momento in cui sono sempre più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici in atto, che comportano fenomeni meteorologici estremi caratterizzati da piogge intense concentrate in periodi di tempo sempre più brevi, la gestione irrazionale del territorio porta a conseguenze disastrose. E' necessario che ci siano maggiori investimenti in termini di prevenzione, che mettano al primo posto la sicurezza della collettività e pongano fine, da un lato a usi speculativi e abusivi del territorio, dall’altro al suo completo abbandono. Proprio con questi obiettivi si è progettato il rifacimento del ponte che attraversa il torrente Fellino, per consentire il deflusso delle acque sottostanti. E per lo stesso motivo non è possibile realizzare un percorso alternativo, così come richiesto dai cittadini, perché l’unico modo sarebbe farlo passare sulla foce del torrente stesso. Impensabile ed ovviamente illegale, perché metterebbe a rischio la vita e l’incolumità dei cittadini, qualora si verificassero fenomeni meteorologici di una certa consistenza. Per quel che riguarda, invece, lo stato di interruzione dei lavori – precisano ancora gli uffici – è da attribuire ad un guasto che ha coinvolto un mezzo della ditta appaltatrice e che è in fase di risoluzione. Il percorso alternativo di cui i residenti stanno usufruendo in questo periodo, inoltre, è uno tra i più sicuri, poiché uno dei pochi svincoli regolari che confluisce sulla statale 106, attraverso un sottopasso. Ci scusiamo con i residenti per i disagi che si stanno registrando a causa dei cantieri, ma necessari per ristabilire gli standard di sicurezza alla viabilità e all’intera contrada. Per qualsiasi segnalazione o chiarimento in merito ai lavori invitiamo i cittadini a rivolgersi direttamente agli uffici competenti che saranno vigili e attenti al recepimento di tutte le istanze.