Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, l'ex pm Antonino Ingroia e sei ex assessori delle giunte regionali dovranno rispondere in aula di un presunto danno erariale di un milione di euro alle casse pubbliche, contestato dalla Corte dei Conti. La vicenda, come scrive la Repubblica di Palermo, riguarda le assunzioni senza concorso fatte dalla società pubblica Sicilia e-Servizi, guidata dall'ex pm Ingroia. Sicilia e-Servizi, società informatica al centro di scandali per spreco di denaro, dopo l'uscita di scena del socio privato era destinata a chiudere, ma lo stop, secondo il governo regionale, avrebbe mandato in tilt il funzionamento della macchina amministrativa. Non avendo formato personale regionale per la gestione dei software, Ingroia, forte di una apposita delibera di giunta e del parere dell'Avvocatura dello Stato, autorizzò le assunzioni dei dipendenti assunti dall'ex socio privato. La Corte dei Conti ha notificato gli atti a Crocetta, chiamato a rispondere per 265 mila euro, e agli altri co-indagati, tra cui anche l'avvocato dello Stato Massimo Dell'Aira (100 mila euro) che aveva firmato il parere favorevole alle assunzioni. Anche ad Ingroia vengono contestati 100 mila euro. L'udienza è fissata il 15 maggio.(ANSA)