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"Non l'ho ucciso io,
era il mio bambino"

"Non l'ho ucciso io, lui era il mio bambino": così Veronica Panarello, la madre di Loris Stival, si è difesa davanti ai magistrati della Procura di Ragusa dall'accusa di aver ucciso il figlio di otto anni. La donna ha ricostruito parte della sua vita e respinto tutte le contestazioni fattele dai pm.

Sarà sentita nuovamente oggi alle 10:30 nella Questura di Ragusa la madre di Loris Stival, Veronica Panarello, fermata per l'omicidio aggravato e l'occultamento del cadavere del figlio. Lo ha reso noto il suo avvocato, Francesco Villardita, sottolineando che sarà un "interrogatorio del fermato". A sentire la donna saranno il procuratore Carmelo Petralia e il sostituto procuratore Marco Rota. (ANSA)

Dopo il fermo di Veronica Panarello per l'omicidio volontario aggravato del figlio Loris Stival e l'occultamento del cadavere, la posizione della donna passa ora all'esame del giudice per le indagini preliminari. Entro 48 ore dalla notifica del provvedimento, avvenuto questa notte, il pm dovrà chiedere al gip la convalida del fermo e, se ritiene, l'emissione di una misura cautelare. Nel caso della mamma del piccolo Loris, sembra scontato, data la gravità dei reati contestati (l'omicidio volontario aggravato è punito con l'ergastolo), che il pm chiederà la custodia cautelare in carcere. Ricevuta la richiesta, il giudice avrà altre 48 ore per fissare l'udienza di convalida. L'udienza si svolge in camera di consiglio con la partecipazione necessaria del difensore della persona fermata. Nel corso dell'udienza il pm indica i motivi del fermo e formula le richieste di misure cautelari. Il gip interroga la persona fermata e, conclusa l'udienza, può: - convalidare il fermo ed emettere un'ordinanza che dispone una misura cautelare; - convalidare il fermo ma non disporre una misura cautelare e, di conseguenza, liberare l'indagato; - non convalidare il fermo perché eseguito illegittimamente, ma disporre ugualmente una misura cautelare; - non convalidare il fermo ed ordinare la liberazione dell'indagato se non ravvisa gravi indizi di colpevolezza. Il fermo cessa comunque di avere efficacia se l'ordinanza di convalida non è pronunciata o depositata nelle 48 ore successive al momento in cui il fermato è posto a disposizione del giudice. Considerati i tempi fissati dal codice, è verosimile che la procedura per la convalida del fermo e l'eventuale adozione di una misura cautelare si esaurisca entro la fine della settimana.

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